LISTA MONTI, D’ALEMA SBAGLIA A DEMONIZZARLA

Monti.jpgPersonalmente trovo “moralmente discutibile” che D’Alema dia lezioni di morale a Mario Monti. E vi risparmio i perché. Trovo anche poco elegante che Bersani insista perché il Professore non dia il suo endorsement ai moderati che lo vogliono alla loro guida, promettendogli cariche di grande rilievo dopo le elezioni. Poco elegante e forse anche controproducente, stante il carattere dell’uomo.

 

SERVE PIU SINISTRA, MA LA DISCESA IN CAMPO DEL PROFESSORE SAREBBE UTILE AL PAESE

Certo, da simpatizzante del centrosinistra auspico anch’io che il Premier mantenga una posizione terza rispetto ai partiti, e che si apra per lui – dopo la probabile vittoria elettorale del Pd e dei suoi alleati – la strada per il Quirinale, oppure per la Commissione Europea. Sarebbe la soluzione più semplice, indolore, piuttosto conservativa. Ma da cittadino di questo Paese, al contrario, non mi dispiacerebbe affatto che egli scendesse in lizza, anche se questo complicherebbe un po’ la corsa di Bersani (e personalmente non lo voterei, pur avendo sostanzialmente apprezzato la sua azione di governo e ammirandone le competenze, lo stile e la personalità: il fatto è che in questa fase economico-sociale credo sia necessaria più più equità e attenzione al sociale di quanto ne saprebbe garantire un centro a guida Monti).

SI CREEREBBE FINALMENTE UN CENTRO-DESTRA EUROPEO

Quali sarebbero però i vantaggi della discesa in politica del Premier? Non c’è solo il tratto personale di Monti ad assicurare, come rileva Michele Serra nella sua Amaca di oggi http://triskel182.wordpress.com/2012/12/15/lamaca-del-15122012-michele-serra/, la correttezza del confronto e il reciproco rispetto tra le parti, di cui abbiamo enorme bisogno in Italia. C’è soprattutto il fatto che un partito di Monti ristrutturerebbe in profondità l’offerta politica del nostro Paese, plasmando finalmente un centro-destra europeo, conservatore ma non reazionario, e tantomeno populista. Qualcosa di abbastanza simile, ritengo, alla Cdu tedesca, con qualche venatura sociale più marcata dovuta alla matrice cattolica di alcuni dei promotori della lista Monti, da Riccardi, a Dellai, allo stesso Casini. E con un Berlusconi fortemente ridimensionato o meglio fuori dalla porta.

UN CONFRONTO LEALE TRA FORZE EUROPEISTE, CON LE ESTREME “STERILIZZATE”

Il risultato sarebbe un confronto elettorale a quattro, fra un centro-sinistra e un centro-destra “europei”, con due ali estreme (da una parte Lega, Storace, ex An, lo stesso Berlusconi, dall’altra Grillo e la sinistra radicale) in parte svuotate e soprattutto politicamente “sterilizzate” o costrette a ridimensionare i propri tratti populistici per diventare interlocutori credibili per una maggioranza di governo.

Non credo che questa eventuale “lista Monti” – vista la personalità e i precedenti del Professore – sarebbe una sorta di lista Merkel per interposta persona, tutt’altro. E non penso che essa riuscirebbe a spuntarla alle elezioni, a scapito del centro-sinistra: si tratta anche di vedere chi entrerebbe in questo rassemblement, e quale grado di novità riuscirebbe ad esprimere; e poi i tempi sono strettissimi per organizzare le truppe e galvanizzare gli elettori.

Ma il solo fatto di vedere a confronto due forze serie e credibili, libere da conflitti di interesse, limpidamente alternative nei programmi ma che non si delegittimano reciprocamente, costituirebbe per il nostro Paese un progresso straordinario.

LISTA MONTI, D’ALEMA SBAGLIA A DEMONIZZARLAultima modifica: 2012-12-15T17:18:19+01:00da sergiofrigo
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