LE QUESTIONI CULTURALI SONO CENTRALI IN REGIONE MA LA SINISTRA NON LO SA

Negli ultimi tempi si sono presentati nell’agenda politica regionale alcuni temi culturali che per la loro importanza richiederebbero a mio parere una riflessione e una presenza ben più tempestiva da parte della sinistra. Parlo della candidatura del Nordest a capitale europea della cultura, del ritorno mascherato della società pubblico-privata Veneto Cultura, della nomina di Sgarbi alla soprintendenza museale veneziana, dei massicci tagli ministeriali agli istituti e alle fondazioni. Eppure su questo fronte a sinistra tutto tace.

 

 

 

NORDEST CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

La questione di più ampio respiro e di più lunga gittata è quella della candidatura di Venezia e del  Nordest a capitale europea della cultura, candidatura che ha maggiori chances dopo la bocciatura olimpica. La proposta era stata lanciata dalla rivista Nordesteuropa, ma ora se n’è appropriata anche la Regione, come hanno mostrato gli interventi la scorsa settimana al Campiello di Zorzato e Ruffato. La sinistra non ha niente da dire in merito? Non si tratta di quisquiglie, dietro una candidatura importante come questa si muovono interessi cospicui, si consolidano professionalità e carriere, ma soprattutto si dà un’idea di quello che siamo, come regione, e di quello che vogliamo mostrare di essere: si ragione di identità e di interessi, insomma. Bisognerebbe evitare che tutto questo avvenisse nel segno esclusivo della privatizzazione e della commercializzazione della cultura, magari a beneficio dei soliti noti, e per questo sarebbe urgente e necessario che su questo terreno la sinistra si facesse promotrice di una riflessione, prima interna e poi pubblica, ampia e approfondita, da cui scaturissero alcune proposte forti. Il terreno è propizio, perché su questi temi Lega e Pdl non è che siano molto all’avanguardia…

I CASI ARTEMATICA E SGARBI SOPRINTENDENTE

Le altre vicende sono di portata più limitata, e riguardano il ventilato finanziamento della trevigiana Artematica di Andrea Brunello da parte di Veneto Sviluppo, e la probabile nomina di Sgarbi a soprintendente al polo museale di Venezia, oltre al tema nazionale dei tagli ai finanziamenti statali agli enti di cultura, che investe una ventina di grandi fondazioni e istituti culturali regionali (praticamente tutti).
Nel primo caso il percorso intrapreso, che prefigurava la creazione della famosa società mista Veneto Cultura, cara a Galan e Miracco, rischiava di privilegiare una società a scapito di tutte le altre, e l’operazione sarebbe stata provvisoriamente fermata dalla Lega.
Della seconda vicenda, la nomina di Sgarbi alla Soprintendenza museale, ho già scritto ieri in questo blog: va detto che anche qui si ripresenta l’annosa querelle fra Zaia e Galan/Miracco, il primo a favore del critico, i secondi contrari, e sostenitori invece di Fabrizio Magani, che ha regolarmente vinto il concorso ma chissene frega…

Anche qui: nulla da dire a sinistra? Non nascondiamoci dietro al sindaco Orsoni, più di tanto non può dire perché è figura istituzionale, e se Sgarbi arriva ci avrà a che fare tutti i giorni…

Insomma: battiamo un colpo?

LE QUESTIONI CULTURALI SONO CENTRALI IN REGIONE MA LA SINISTRA NON LO SAultima modifica: 2010-05-29T11:50:00+02:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in cultura, politica e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.