IL CENTROSINISTRA E IL TERRORE (INGIUSTIFICATO) DELLA RIMONTA

elezioni.jpegMa di quali sondaggi avremmo bisogno per essere tranquillizzati sul paventato ritorno del Cavaliere?

Certo, da un lato ci sono l’Mps e i rimborsi spese per la Nutella in Lombardia, a far perdere voti al Pd, dall’altro Balotelli al Milan, a farne guadagnare a Berlusconi, ed ecco che a sinistra si diffonde a macchia d’olio la sindrome del 2006, col terrore per l’annunciata Rimonta del Pdl e dell’ennesima vittoria scippata.

Solo per scaramanzia (e per rimarcare la differenza con quel passato, e fra il trionfante centro-destra di allora e quello terremotato di oggi) ripropongo quanto ho scritto nel mio libro “Caro Zaia vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco” a proposito delle vigilie elettorali a sinistra; mentre come “antidoto” suggerisco la lettura dell’articolo di Stefano Menichini sul Post di oggi che allego in fondo. Ricordando anche che – male che vada al Senato – Berlusconi non è mai stato isolato come ora, e non troverà nessuno a fargli da sponda in Parlamento.

 

L’ELETTORE DI SINISTRA VERSO LE ELEZIONI

(…) le elezioni sono diventate una specie di incubo, dal quale temiamo di risvegliarci, perché di solito il “dopo” è anche peggio del “durante”…

Dunque mentre la data si avvicina, cerchiamo freneticamente di mettere insieme un programma credibile, sempre un po’ più di destra di come ci piacerebbe, mentre frughiamo disperatamente nella “società civile” alla ricerca del mago che arrivi con la bacchetta magica a risolverci il problema delle candidature e a dipanare il problema delle alleanze; perché c’è sempre qualcuno che minaccia che se ci si allea col centro lui non va nemmeno alle urne, e qualcun altro che quel tal candidato il suo voto non l’avrà mai.

Tutto intorno invece la pressione dello strapotere mediatico ed economico di Berlusconi ci fa sentire come nella pubblicità del Gratta e vinci (ha presente quella che fa “ti piace vincere facile?”): solo che noi siamo sempre dalla parte dei perdenti. Abbiamo meno manifesti, meno banchetti, meno spot televisivi, alle manifestazioni noi ci limitiamo al comizio e ci paghiamo di tasca nostra la birretta, gli altri offrono tartine, salame, prosecco…

Per ovviare alle carenze economico-organizzative, e cercare di dare una qualsiasi risposta al nostro mal di pancia, inondiamo di mail e di sms gli amici, i parenti che non vediamo da mesi, i compagni di lavoro; ma la vigilia siano in preda al panico, e cerchiamo disperatamente nei sondaggi, nei volti degli amici, nella predica del parroco, nel… profilo delle nuvole, delle forme di rassicurazione, il segnale che stavolta la sfangheremo (dopo la terribile notte del 10 aprile 2006, quella dei 24mila voti che assicurarono a Prodi un vittorioso… pareggio, di vincere sul serio non se ne parla nemmeno).

E mentre noi ce la facciamo sotto, la sicurezza tetragona che segna l’avanzata delle vostre truppe ci ricorda quella degli zombi di tanti film horror, impermeabili alle pallottole che piovono loro addosso perché già morti, ma proprio per questo invincibili.

(da “Caro Zaia vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco”)

MENICHINI: “LA RIMONTA? UNA LEGGENDA”

http://www.ilpost.it/stefanomenichini/2013/01/31/rimonta-berlusconi/

IL CENTROSINISTRA E IL TERRORE (INGIUSTIFICATO) DELLA RIMONTAultima modifica: 2013-01-31T11:59:00+01:00da sergiofrigo
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