VERSO NORD E LE AMBIGUE APERTURE AL PDL: MA CACCIARI, VIANELLO, CAUSIN ETC SANNO DOVE STANNO ANDANDO?

VersoNord.pngNon capisco e non mi piace. Più Verso Nord attira dirigenti del Pd in dissenso con la linea del partito, e meno comprendo dove sta andando il movimento fondato da Cacciari, Fistarol, Bottacin e Vianello. Proprio quest’ultimo, Alessio, ex assessore della giunta Cacciari e ora portavoce del sodalizio (che sembra per il momento raccogliere più colonnelli che truppa), nei giorni scorsi ha raccolto, in un’intervista al Gazzettino, la proposta del ministro Sacconi di un’alleanza fra riformisti (loro) e moderati (il Pdl), coniugandola in funzione anti-Lega. “Mollate la Lega – manda a dire in sostanza Vianello al Pdl – e noi subentreremo nell’alleanza”.

 

ALLEANZA CON FORZA VENETO: E BERLUSCONI DOVE LO METTIAMO?

Nessuno nega le contraddizioni e le incertezze del Pd e della sinistra tutta, ma questa apertura a mio parere è una fuga in avanti e una proposta gregaria, per due motivi. Prima di tutto, questi famosi “moderati” si potranno chiamare Forza Veneto, Forza Italia, Pdl eccetera, ma il loro capo è e rimane Berlusconi, il quale – con buona pace di Sacconi – è tutto meno che moderato: ipotizzare dunque un’alleanza con questi signori finirebbe per candidarsi a diventare la foglia di fico dei berlusconiani nel Veneto e rafforzare proprio colui che incarna la maggiore anomalia del sistema politico italiano; in secondo luogo, per di più, almeno finché i due partiti saranno controllati militarmente da Berlusconi e Bossi, difficilmente si andrà a una frattura reale e generalizzata fra Pdl e Lega; dunque chi volesse inserirsi nelle frizioni fra i due gruppi rischia di raccogliere qualche briciola a livello locale, ma ben poco a livello nazionale. Senza contare che trovo per il momento ben pochi contenuti “alternativi” al duopolio di centro-destra nella loro proposta politica.

MA QUANTI ESPONENTI DEL PDL HA ATTIRATO VERSO NORD?

Fossi in Cacciari, Fistarol, Bottacin e Vianello, e ora anche in Causin, ricorderei che il loro consenso è stato fino ad ora raccolto in primis in funzione di alternativa a Berlusconi, e che Berlusconi e Bossi sono le due facce della medesima medaglia illiberale, conservatrice e tendenzialmente autoritaria. E visto che i “nordisti” si richiamano alla terzietà fra destra e sinistra, e si propongono come coloro che movimentano un quadro politico asfittico a causa del bipolarismo, chiederei quanti esponenti del Pdl finora hanno attirato tra le loro file, e se può definirsi “terzo” un movimento che utilizza un consenso raccolto a sinistra per andare a rafforzare la destra. Almeno l’altra anima centrista, l’Udc, con maggiore coerenza pare aver posto a livello nazionale come condizione per qualsiasi alleanza futura con la destra il superamento della leadership di Berlusconi.

ESSERE ALTERNATIVI AL NIENTE DI ZAIA NON FA UN PROGRAMMA

Infine, quale Nordest vogliono Vianello & c? Come si pongono davanti alle questioni dello sviluppo, delle infrastrutture, della salvaguardia del territorio, dell’apertura alla società globale e insieme della difesa della nostra specificità culturale? Già facciamo una tale fatica a individuare, al di là degli slogan di bandiera, le proposte qualificanti del governatore Zaia, che pensare di costruire un programma sull’alternativa ad esse mi appare francamente ridicolo.

 

VERSO NORD E LE AMBIGUE APERTURE AL PDL: MA CACCIARI, VIANELLO, CAUSIN ETC SANNO DOVE STANNO ANDANDO?ultima modifica: 2011-03-28T02:26:00+02:00da sergiofrigo
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