E SE NON ARRIVA IL FEDERALISMO? “Ci sono troppe aspettative. A rischio il consenso della Lega” INCHIESTA/4 Ilvo Diamanti

967824689.jpgDopo le interviste a Francesco Jori, Luca Ricolfi e Ferdinando Camon continuo l’inchiesta sul tema “cosa succede al nord se non arriva il federalismo” interpellando Ilvo Diamanti, sociologo e politologo, oltre che uno degli studiosi più accreditati del Nordest e della Lega. La sua posizione è particolarmente critica rispetto alle modalità con cui si sta affrontando il tema del federalismo.

Proprio oggi sul Gazzettino Diamanti commenta i risultati del sondaggio dell’Osservatorio Nordest, secondo cui il 42% dei veneti intervistati ritiene che quando il federalismo fiscale sarà avviato si pagheranno meno tasse, mentre il 49% si attende contestualmente un miglioramento dei servizi, con la quota dei pessimisti ridotta ad appena il 17%.

LA GENTE CREDE CHE SIA IL BENGODI 

“Vorrei porre io una domanda preliminare –  risponde Diamanti – Cosa si intende per federalismo? Perché non mi è affatto chiaro. Ho l’impressione che dopo decenni di “evangelizzazione” federalista la gente si aspetti che sia una specie di Bengodi, dove ci saranno più servizi ma si pagheranno meno tasse e si sarà “paroni a casa propria””.

 E invece?

“Bisognerebbe andare a vedere dove già c’è come funziona, intendo in Catalogna o in Baviera, ad esempio. diamanti.jpgStanno meglio di noi, mi dirà qualcuno. Ma stanno meglio perché c’è il federalismo oppure perché sono catalani e bavaresi? ”

E’ chiaro che il Nord si aspetta di tenersi buona parte dei soldi che adesso versa allo Stato e lo Stato ripartisce fra le altre regioni. Ricolfi parla di 50 miliardi l’anno…

“Si, lo so, ma mi vien da ridere, perché qui qualcuno pensa di tenersi il 60, 70% delle tasse. Ma non esiste! Non è mica quella la percentuale che si tengono le regioni negli stati federalisti, ma molto, molto meno. In realtà da come si stanno mettendo le cose da noi mi sembra che col federalismo lo Stato intenda disfarsi di costi che non riesce più a sostenere, ripartendoli fra le regioni”.

RACCOGLIERE SOLDI SVENDENDO IL TERRITORIO

E come faranno le regioni a sostenerli?

“Beh, c’è un esempio particolarmente preoccupante: i Comuni tendono a raccogliere i fondi necessari per il loro sostentamento attraverso gli oneri di urbanizzazione, ma questo porta alla devastazione del territorio, che è già a uno stadio avanzato. Da questo versante mi chiedo se davvero una maggiore autonomia degli enti locali sia ciò di cui abbiamo bisogno”.

Ormai tutti sembrano convinti di sì…

“Allora bisognerebbe chiedersi come mai i veneti sono diventati quello che sono, hanno acquisito benessere e successo nei decenni scorsi, all’interno di un sistema centralizzato, burocratico e romano-centrico. E chi pensa che col federalismo staremo tanto meglio dovrebbe anche ricordare che il nuovo sistema per funzionare dovrà essere rigido e rigoroso dal punto di vista fiscale: e non so se questo davvero piacerà a tutti, visto che il nostro sistema impositivo è basato sul reciproco sospetto: si stabiliscono tasse altissime, e poi nessuno le paga. Ma quante tasse si pagheranno nelle regioni federate, e in che modo si faranno i controlli, questo non ce lo ha ancora detto nessuno”.

A RISCHIO IL CONSENSO LEGHISTA

E se le promesse federaliste non si realizzeranno in pieno, come è sempre più verosimile a fronte della crisi delle finanze pubbliche, cosa ne sarà della Lega e del suo elettorato, abituato a pensare ad esso come la panacea di tutti i mali?

“Per il ceto dirigente leghista ci sono due notizie, una buona e una no: la prima è che grazie alla parola d’ordine del federalismo i governatori come Luca Zaia hanno conquistato un consenso popolare mostruoso, alimentato da aspettative altissime; la seconda notizia è che essi saranno destinati a perdere rapidamente consenso via via che si andrà incontro a una delusione anche parziale. E a quel punto non avranno neanche l’alibi di prendersela con Roma ladrona, dove peraltro essi sono presenti nella stanza dei bottoni da anni”.

 

E SE NON ARRIVA IL FEDERALISMO? “Ci sono troppe aspettative. A rischio il consenso della Lega” INCHIESTA/4 Ilvo Diamantiultima modifica: 2010-07-07T02:39:00+02:00da sergiofrigo
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