L’ARCHIVIAZIONE DELLE FESTE, LA SCOMPARSA DEGLI AUGURI

Svendita.jpgNon so se l’avete notato, ma quest’anno le Feste natalizie non hanno certo aspettato l’Epifania per farsi “portar via”: è appena il 4 gennaio e Natale e Capodanno già sembrano inghiottiti nella notte dei tempi, mentre le decorazioni natalizie appaiono ormai totalmente incongrue rispetto al clima che ci circonda. Di questo passo i Re Magi domani sera non troveranno più neppure i presepi ad accoglierli, e la Befana si troverà i camini sbarrati.

Saranno umori personali, oppure la fortissima ripresa del dibattito politico, ma l’impressione è che mai come quest’anno ci sia stata così poca voglia di festeggiare e così tanta di archiviare rapidamente la “pausa buoni sentimenti”. 

 

CARTONCINI, MAIL, SMS? ORA BASTA UN “AUGURI A TUTTI” SU FACEBOOK

In realtà le avvisaglie non mancavano, già nel passato, e non credo che sia nemmeno un fenomeno passeggero. Sono anni, ad esempio, che rileviamo la scomparsa dell’usanza di scambiarci i cartoncini augurali, e l’abbiamo spiegata col passaggio dalla carta al virtuale, mail o sms che dir si voglia. Ma poi i messaggi e le mail si sono fatti tutti uguali, inviati a una mailing list indifferenziata di amici veri o presunti. Sopravvivevano gli auguri reali, scambiati con i compagni di lavoro al rientro in ufficio, o magari con l’impiegato allo sportello o il negoziante dove facciamo la spesa; e ce li si scambiavano fino a dopo l’Epifania… Quest’anno no: ridotti gli sms e le mail, rimpiazzate da un generico augurio su Facebook, se va bene con un tag sugli amici; e quasi scomparsi persino gli auguri via-a-vis, ridotti a mera archeologia relazionale.

LA SVENDITA DELLE FESTE E LA SPENDING REVIEW DELLE RELAZIONI

D’altro canto non ci stiamo fumando anche il riposo festivo, grazie alla diffusione del lavoro e dello shopping domenicale? E’ come se la svendita delle feste fosse iniziata dentro di noi e nella società ben prima e ben più diffusamente della stagione dei saldi che prende il via da domani.

Nel clima di economicismo dilagante non c’è spazio per la festa come momento di socializzazione e di condivisione collettiva, mentre la spending review delle relazioni trova terreno facile nell’individualizzazione dilagante, in cui la gratuità nei rapporti viene scalzata dalla loro ottimizzazione a fini produttivi o promozionali.

Di questo passo l’unica festa sarà quella che faremo da soli, a noi stessi, e da soli – se non ci saremo tenuti stretti uno straccio di compagno – celebreremo anche il nostro compleanno.

L’ARCHIVIAZIONE DELLE FESTE, LA SCOMPARSA DEGLI AUGURIultima modifica: 2013-01-04T12:31:00+01:00da sergiofrigo
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