CENTRISTI-DEMOCRATICI, COLLABORAZIONE O COMPETIZIONE?

Montizemolo.jpgE’ possibile che le primarie del Pd, domenica o nel turno successivo, finiranno per scegliere, più che il futuro candidato-premier, il futuro competitor di Mario Monti alla guida dell’esecutivo.

Dopo mesi di convulsioni il sistema politico italiano sta faticosamente definendo i suoi contorni e – fatta salva la questione centrale e non ancora chiarita del sistema elettorale – si cominciano a intravedere dei possibili approdi. In questo senso la recente convention di Montezemolo-Riccardi- Olivero-Bonanni ha contribuito a fare un po’ di chiarezza: il centro che nasce cercherà di essere libero dall’ipoteca di Casini e Fini (che tutti i sondaggi continuano a tenere inchiodati a livelli minimi, soprattutto il logoratissimo presidente della Camera), senza eventualmente rinunciare ad un accordo elettorale, ma punterà ad un accordo post-elettorale col Pd, sotto l’egida di Monti e naturalmente con la sua “agenda”: il Montizemolo, insomma.

Il centro-destra con le sue convulsioni post-Berlusconiane non è evidentemente considerato in questa fase un interlocutore affidabile.

UN FUTURO CON… MONTIZEMOLO

Le intenzioni dei centristi sono però tutt’altro che benevole nei confronti del centro-sinistra, verso il quale alimentano semmai una serrata competizione sul terreno del sociale (nelle sue componenti cislina e aclista) e un duro confronto su quello del fisco (nella sua componente liberista, favorevole a una drastica cura di tagli e riduzione delle tasse, che in verità non si sa ancora bene come si conclilierà con la salvaguardia del welfare di marca cattolica). Tutto da scrivere, poi, il capitolo di un eventuale accordo con Vendola & c.

 Per chiarire come finirà la partita ovviamente ci vorrà il pronunciamento popolare, e le primarie del Pd domenica cominceranno a dare qualche indicazione; ma quale sarà la forza dei due schieramenti, e delle rispettive politiche e la futura leadership, lo stabiliranno solo le urne. Salvo ulteriori impennate dei supporter di Grillo.

In ogni caso si può prevedere fin d’ora per Monti la permanenza ai vertici del nostro paese, anche dopo le elezioni, e la conferma nelle sue mani della rappresentanza dell’Italia nel mondo. Solo che se i centristi riusciranno a cndizionare pesantemente la leadership del centro-sinistra, Monti lo farà da Palazzo Chigi, altrimenti dovrà probabilmente traslocare al Quirinale.

CENTRISTI-DEMOCRATICI, COLLABORAZIONE O COMPETIZIONE?ultima modifica: 2012-11-20T16:06:23+01:00da sergiofrigo
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