IL POLIZIOTTO E LA PRECARIA: I PICCOLI EROI CHE SALVANO L’ITALIA

Mentre gran parte degli italiani si ritraggono, si nascondono, rivendicano per sé fingendo che sia per la collettività, ma soprattutto si sottraggono alle fatiche e alle responsabilità per non dover pagare pegno (anche questo è uno dei mali italiani) oggi voglio segnalare due piccoli eroi, che hanno l’unico pregio di non tirarsi indietro nelle dure battaglie quotidiane.

Del primo ho sentito fuggevolmente la storia in televisione, ma non ho trovato traccia sui giornali: è il dirigente di polizia che nei giorni scorsi a Milano, nelle fasi più cruente degli scontri fra poliziotti e manifestanti, si è messo in mezzo (senza neppure il casco) fra i suoi uomini e i no-global per evitare guai peggiori, beccandosi una bastonata in testa. Questo mentre altri suoi colleghi, in giro per l’Italia, si accanivano contro manifestanti anche inermi.

1600 CHILOMETRI ALLA SETTIMANA PER DUE ORE DI INSEGNAMENTO

giusy.jpgIl secondo piccolo eroe è una giovane pendolare, che incarna l’esatto contrario dei giovani choosy invisi alla Fornero: si chiama Giusy Attianese, ha 28 anni , è laureata in comunicazione e marketing, vive a Salerno ma lavora a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine.  Avete letto bene, è pendolare, oltre che precaria. Giusy infatti è titolare di un insegnamento semestrale di informatica con un impegno settimanale di due ore e un compenso mensile di 174 euro. Troppo poco, in tutti i sensi, per affittare una stanza nell’Udinese; e dunque tutte le settimane la giovane insegnante si sobbarca circa 1600 chilometri andata e ritorno per venire al la oro al Nord.  Va da sé che le spese di viaggio (574 euro al mese) superano lo stipendio, ma la supplenza le serve per accumulare punti e salire in graduatoria: la famiglia ci investe dei soldi, lei l’impegno e la fatica. È chi vivrà…

Credo che se l’Italia riuscirà a farcela sarà anche grazie a persone così.

IL POLIZIOTTO E LA PRECARIA: I PICCOLI EROI CHE SALVANO L’ITALIAultima modifica: 2012-11-21T16:20:45+01:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in società e contrassegnata con , , , , , . Contrassegna il permalink.