A PROPOSITO DI LEADER: PIU’ CHE IL CARISMA ORA CERCHIAMO ONESTA’ E SAGGEZZA

leader2.jpgRagionavo qui nei giorni scorsi della carenza di leadership soprattutto politica nel nostro paese e più in generale del logoramento rapidissimo a cui espone la partecipazione alla vita politica. Ebbene, ad approfondire questi temi e a darne una quantificazione più precisa – svelando naturalmente anche la diffusa tentazione del narcisismo (più ancora dell’individualismo) ma anche il desiderio emergente di una maggiore sobrietà – è arrivata la ricerca «Prima delle leggi» promossa e realizzata dal Censis e dall’associazione 50&, realizzata con il coordinamento di Giuseppe De Rita intervistando un campione di 1.200 italiani dai 50 ai 65 anni (la mia generazione, insomma).

Dal sondaggio emerge la tendenza generalizzata ad affidarsi alla propria capacità di discernimento, piuttosto che all’identificazione ideologica o all’appartenenza politica. Gli intervistati dichiarano infatti di farsi guidare nelle scelte della vita dalla propria testa (66,3%) piuttosto che dall’impulso del momento (17,7%), dal cuore (8,8%), dai desideri (7,2%). L’appartenenza politica, gli schieramenti, le appartenenze di classe sociale o anche religiosa, etnica, sessuale, contano poco e raggiungono percentuali di aggregazione minime, appena sopra l’1%.

MENO EGOISMO E PIU’ ALTRUISMO

Quanto all’individualismo egoista che ha dominato negli ultimi trent’anni, alimentando e traendo alimento dalla situazione politica, esso appare oggi decisamente superato: gli over 50 sono infatti fortemente aperti agli altri: l’84,5% vede il rapporto con gli altri come una forma di arricchimento, l’82,4% dice che questo confronto è servito per migliorarsi.

 Sono persone che amano fare autocritica e mettere a frutto le esperienze (31,5%), cercano di non lasciarsi condizionare dalle emozioni e valutare con obiettività le situazioni (29,3%). Rifiutano una concezione solo materialistica del rapporto uomo-donna, che riconducono sì all’attrazione dei corpi, ma con un’intesa mentale in più (52,7%).

Nelle situazioni di disagio ritengono opportuno guardarsi dentro con coraggio (38,2%), confrontarsi con gli amici più veri (36%), chiedere consiglio a uno psicoterapeuta (33,8%), non pretendono di risolvere tutto con i farmaci (solo il 2%).

BASTA COL CONDOTTIERO, MEGLIO IL VECCHIO SAGGIO

Leader.jpgQuanto alla leadership, gli ultracinquantenni pensano che la società odierna abbia bisogno più che mai di guide, ma non devono essere guide carismatiche o dotate di una forte leadership: è molto meglio che siano innanzitutto di specchiata onestà sia in pubblico che in privato (59,8%), persone illuminate da profonda saggezza e consapevolezza (43%), e che siano preparate (37,3). Alla classe dirigente politica e istituzionale gli ultracinquantenni chiedono infine innanzitutto di saper ascoltare i bisogni della gente (57,3%), di recuperare giustizia sociale (39%), di guardare al futuro (34,1%). Non vogliono guide che sappiano coinvolgere (solo il 5,2%) o far sognare (1,7%). Devono essere invece seri e onesti (59%), saggi (54%), dotati di forza morale (34%) e onore, umiltà e semplicità.

Vi ricorda qualcuno che governa da 17 anni mescolando Berlunapoleone.jpeg interesse pubblico e interesse (il suo) privato, appisolandosi nelle occasioni ufficiali perché troppo stanco dagli stravizi notturni, ammanendo ai colleghi stranieri barzellette spinte, pacche sulle spalle e imbarazzanti considerazioni sulla propria autorevolezza? No, vero? 

A PROPOSITO DI LEADER: PIU’ CHE IL CARISMA ORA CERCHIAMO ONESTA’ E SAGGEZZAultima modifica: 2011-10-27T03:21:39+02:00da sergiofrigo
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