IL PAPA NEL VENETO: I LIMITI E LE PROSPETTIVE DELLA VISITA, ANCHE PER CHI NON CREDE

Papa2.jpg Oggi pomeriggio sarò anch’io (per lavoro) all’incontro del Papa con gli uomini dell’economia e della cultura del Nordest. Finora, complice anche una settimana in giro per l’Italia, non mi ero praticamente occupato della visita… Ho potuto farlo, per la verità, anche perché non mi pare che l’evento sia stato finora così pervasivo come sarebbe stato lecito attendersi: intendo dire che non abitando nel Veneziano e non frequentando molto gli ambienti cattolici non ne sono stato investito in profondità; in altre epoche, naturalmente, non sarebbe stato possibile, e un evento come questo avrebbe colonizzato le nostre vite di veneti – credenti e no – con giorni e giorni di anticipo, e ben oltre i confini di una provincia.

Se questo mi appare come un segno positivo di laicizzazione della società, non riesco a non vederne anche i risvolti negativi, perché lo percepisco come un sintomo di frammentazione culturale e sociale, di perdita del senso di comunità, di relativismo etico e valoriale. Non sto dicendo, sia chiaro, che dovremmo tutti tornare alla Fede, ma che mi sembrerebbe positivo confrontarsi (anche duramente) con i valori che da essa derivano, e con le istituzioni che ad essa si richiamano.

DALL’ANTICA APPARTENENZA ALLA COMUNITÀ ALLA FRAMMENTAZIONE DEL PRESENTE

Essere totalmente immersi nella melma gelatinosa di una quotidianità frivola, gaudente, individualistica e inconsapevolmente dis-perata, non è un grande vantaggio per nessuno, né per i singoli individui né per la comunità nella quale volenti o nolenti essi si organizzano.

Oltretutto gli appelli alla valorizzazione del pluralismo religioso e culturale, all’accoglienza solidale, al tornare ad essere ponte fra Est e Ovest e Nord e Sud – lanciati ieri dal Papa ad Aquileia – appaiono particolarmente significativi in una regione a vocazione sempre più grettamente localista ed economicista, nella quale i valori della sinistra, ad esempio, non riescono ad attecchire.

IN TANTISSIMI ALLA MESSA, MA PERCHÉ È UN EVENTO MEDIATICO

Papa.jpgPoi vedo che al Parco di San Giuliano, dove ora è in corso la Messa, ci sono circa 300mila persone: numeri enormi, mi sembra, ma non ci imbastirei su troppo trionfalismo; molti dei presenti, temo, sono lì per partecipare a un evento mediatico, non per condividere un percorso: quello si sviluppa nella quotidianità, nella presenza ai momenti di incontro, nel confronto continuativo su analisi, valori e proposte. Ma mi sembra che su questa strada i viandanti siano sempre meno.

Quella di oggi è una tappa, insomma, che può anche chiudersi qui. E dal mio punto di vista si tratterebbe di un’occasione perduta.

 

IL PAPA NEL VENETO: I LIMITI E LE PROSPETTIVE DELLA VISITA, ANCHE PER CHI NON CREDEultima modifica: 2011-05-08T12:08:00+02:00da sergiofrigo
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