I SONDAGGI SU BERLUSCONI: UNA MINORANZA CONTROLLA E BLOCCA IL PAESE. FORZA SARA GIUDICE!

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I sondaggi valgono per quello che valgono, ma mi è sembrato significativo quello presentato ieri sera su La 7 (forse perché riflette abbastanza bene le mie convinzioni J ); alla domanda “Ritenete che Berlusconi dovrebbe dimettersi!” il 53% degli interpellati ha risposto di si, il 40% di no e gli altri si sono divisi fra chi non risponde e chi dice “non so”. Una seconda domanda riguardava la popolarità degli uomini politici italiani, e ha visto posizionarsi al primo posto proprio Berlusconi, ma con il 24%, cioè tre punti in meno rispetto alla settimana scorsa e sei rispetto a quella precedente (altrettanto significativa la domanda relativa alla pratica religiosa degli intervistati, da cui emerge una maggior vicinanza a Berlusconi da parte dei cattolici praticanti, evidentemente appartenenti alla “categoria Giovanardi”, ma questo è un tema che esula dalla riflessione che voglio fare qui).

Più favorevoli al premier, ma sempre negativi, i dati forniti da Renato Mannheimer al Corriere della Sera, secondo i quali il 49% degli italiani ritiene indispensabile che il premier si faccia da parte, mentre il 45% non ritiene affatto necessarie le dimissioni. Anche per Mannheimer Pdl più Lega si attestano oggi sul 40% delle intenzioni di voto.

 

CONTRO BERLUSCONI UNA MAGGIORANZA DIVISA

Si tratta di cifre che riflettono bene – a me pare – i rapporti di forza esistenti nel paese: una consistente ma compatta minoranza filo-berlusconiana, e una diffusa ma sfrangiata maggioranza anti-berlusconiana. I berlusconiani doc, per citare il compianto Giorgio Lago, non farebbero venir meno il loro appoggio al Cavaliere neppure se lo vedessero coi loro occhi intento in atti di pedofilia: come ho scritto nei giorni scorsi dopo qualche zuffa in Fb con alcuni di loro, Berlusconi è l’arma che brandiscono contro i nemici politici, ma soprattutto contro i portatori di un’idea di società diversa dalla loro. Mollare su Berlusconi, anche in favore di un altro leader di destra più presentabile e più accettabile per il resto degli italiani, significherebbe – ai loro occhi – mollare su tutto il resto, aprire le loro case ai comunisti, agli immigrati e ai froci.

UN VULNUS PER LA DEMOCRAZIA

Il problema della democrazia italiana è che – grazie soprattutto all’attuale sistema elettorale – questa minoranza di blocco riesce a imporre la sua volontà (e il suo massimo rappresentante) alla maggioranza del paese: alle elezioni basta anche meno del 40-45% per portarsi a casa tutta la posta. E visto il controllo assoluto che il leader ha sul suo partito, non c’è modo di scalfirne in maniera significativa il potere, anche se la sua immagine è devastata. E di cambiare la legge ovviamente Berlusconi e il centro-destra non ne vogliono sapere, visto l’enorme beneficio politico (e non solo) che ne traggono.

UNA SITUAZIONE CHE UMILIA E PARALIZZA IL PAESE

Tutto questo non è democratico, e determina la sensazione di impotenza che attanaglia l’Italia in questa fase storica: una situazione che non solo impedisce la cooperazione fra le forze politiche, ma soprattutto la piena espressione delle energie e delle risorse umane disponibili nel paese: chi ha voglia di impegnarsi, innovare, competere in un paese in cui la ripartizione degli incarichi pubblici e dei relativi benefici è nelle mani di un autocrate anziano e corrotto, che li distribuisce con i criteri anti-meritocratici che conosciamo?

Giudice1.jpegPer questo non posso non guardare con speranza a quei pochi segni di insofferenza verso questo stato di cose, che si cominciano a respirare anche tra le file della destra, almeno fra i giovani: forza, Sara Giudice!

http://www.newnotizie.it/2011/01/22/caso-ruby-i-giovani-del-pdl-vogliono-la-minetti-fuori-dal-consiglio-regionale/


 

 

I SONDAGGI SU BERLUSCONI: UNA MINORANZA CONTROLLA E BLOCCA IL PAESE. FORZA SARA GIUDICE!ultima modifica: 2011-01-23T15:59:22+01:00da sergiofrigo
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