LE LACRIME DI DANIELA E LE “ALLEGRE” RAGAZZE DEL CAPO

Sanna.jpgMi hanno commosso, come tutti credo, le immagini di Daniela, la giovanissima moglie dell’alpino Luca Sanna, sconvolta dal dolore all’arrivo della salma dall’Afghanistan, e ai funerali pubblici a Roma. E non ho potuto non paragonare quell’immagine severa a quelle – discinte e ridanciane – delle ragazze del Bunga Bunga che in questi giorni sono passate direttamente dalle camere da letto di Arcore agli schermi televisivi e ai giornali. E non ho potuto non pensare anche che quelle guadagnano in una serata buona del Capo quanto il marito di Daniela prendeva in un mese in Afghanistan.

Invece di riempirsi la bocca con la retorica dell’eroismo, del patriottismo e dell’onore, i capi del centro-destra (ma anche il paese tutto) farebbero bene a onorare questi valori – e soprattutto i ragazzi che muoiono sul campo nel loro nome, giusto o sbagliato che sia – con la sobrietà dei comportamenti invece che con le orge da 70mila euro a notte, con un maggior rispetto delle istituzioni e con la consapevolezza di dover rappresentare tutti i cittadini, invece che col dileggio (nei fatti) del Capo dello Stato e con la mortificazione di quelli che non la pensano come chi sta al governo.

È in questo modo – e non imponendo il proprio stile di vita dissoluto ed esibendo la propria ricchezza, non trascinando il paese allo scontro piuttosto che mollare il potere – che si tiene insieme una nazione.

Ma non è un caso, se avete osservato, che in queste occasioni Berlusconi non c’è quasi mai.

 

LE LACRIME DI DANIELA E LE “ALLEGRE” RAGAZZE DEL CAPOultima modifica: 2011-01-22T03:14:00+01:00da sergiofrigo
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