Identificato anche il picchiatore col casco, al corteo di martedì scorso a Roma: si chiama Manuel De Santis, è romano, ha solo vent’anni, è un pizzaiolo precario e un cane sciolto, legato però agli autonomi romani. E’ stato lui stesso a costituirsi alle autorità. Dalle immagini sembra proprio che stia facendo una specie di servizio d’ordine, assieme ad altri manifestanti, alcuni dei quali appartenenti ai centri sociali e ai collettivi del Nordest: non volevano che il corteo si fermasse per attaccare i blindati delle forze dell’ordine. Fra di loro il Corriere indicava ieri il nome di Omar Firouzi, storico leader del collettivo di Scienze Politiche a Padova.
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Anche alla luce di questi sviluppi ipotizzare un secondo 7 aprile, come ha fatto ieri Gasparri, appare quanto meno azzardato, se non volutamente e pericolosamente provocatorio. Ma sull’effetto che questa sparata ha avuto sui media, segnaliamo questa interessante analisi di Luca Sofri sul suo blog Wittgenstein
http://www.wittgenstein.it/2010/12/20/il-modulo-gasparri/