Ci voleva un comunista come Lenci per riempire col suo funerale la chiesa della Sacra Famiglia, mettendo insieme tricolori e bandiere rosse, associazioni d’arma e partigiani, compagni di sempre e avversari politici, popolo e intellettuali.
A salutarlo, assieme alla famiglia e agli amici, si sono mosse le istituzioni, a partire dall’amico ministro Zanonato, che ha portato il saluto del presidente della Repubblica Napolitano, ma soprattutto tanti compagni di lotta e di passioni culturali e civili, e personale della sanità e pazienti, che ne hanno apprezzato le doti umane e professionali.
Al di là delle sue tante realizzazioni la sua eredità migliore è in questo incontro, attorno alla sua persona prima e alla sua bara, oggi, di memoria e progettualità, di popolo e istituzioni.
Ciao Giuliano!