L’INTERVISTA DI GRILLO A FOCUS, FIGURACCIA DEL GIORNALISMO ITALIANO

informazione,grillo,focus,giornalismoEnnesima brutta figura del giornalismo italiano sulla vicenda dell’intervista di Beppe Grillo al settimanale tedesco Focus, con la presunta apertura poi smentita ad un governissimo Pd-Pdl. Il meccanismo è, purtroppo, ben oliato e molto utilizzato anche in altri ambiti: si prende un’intervista straniera, la si traduce sommariamente forzandone i contenuti, e la si lancia sul mercato delle notizie, scatenando una selva di reazioni, ovviamente in gran parte fuorviate (ci metto anche, almeno in parte, il mio post precedente).

Poi, quando la verità emerge (stavolta ribadita addirittura dalla stessa autrice dell’intervista, oltre che dall’intervistato) si finge che a) la giornalista straniera abbia capito male b) si sia spiegato male l’intervistato c) egli stesso abbia capito di aver pestato una m… e abbia deciso di rettificare d) abbia sbagliato il traduttore (forse quello automatico di Google). Una volta si incolpava il tipografo, ma ora coi siti non si può più.

NOTIZIE CHE SI AUTOALIMENTANO, INVECE DI RACCONTARE LA REALTA’

Purtroppo è da tempo che il giornalismo italiano ha imboccato questa strada, come testimoniano anche decine di articoli di retroscena, addirittura con frasi virgolettate e particolari molto puntuali per aumentare il senso di realtà, come se il giornalista fosse stato presente ai fatti, al posto degli ormai antiquati “si dice” o “si pensa” o dell’abusato condizionale.

Il fatto è che le notizie non valgono più per quello che sono, cioè una rappresentazione tendenzialmente onesta della realtà, ma per quanto possono essere condite, strattonate, gridate: non devono semplicemente raccontare delle cose, ma suscitare reazioni, possibilmente altrettanto gridate, con le quali riempire altre pagine.

L’OPINIONE PUBBLICA SCHIFATA MA ASSUEFATTA

Un’autoreferenzialità che fa si che il giornalismo (come ben sa Grillo) sia ormai parificato alla politica nello sputtanamento presso l’opinione pubblica. La quale però si è ormai talmente assuefatta a questo andazzo da non riuscire più a distinguere il giornalismo “buono” da quello “cattivo”, e da richiedere sempre nuove dosi di sensazionalismo per farsi irretire, con buona pace della correttezza dell’informazione e della qualità del dibattito democratico.

L’INTERVISTA DI GRILLO A FOCUS, FIGURACCIA DEL GIORNALISMO ITALIANOultima modifica: 2013-03-03T00:15:00+01:00da sergiofrigo
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