IL “CASO GOLDIN” E LA POLEMICA SULLE MOSTRE-EVENTO

Vicenza, Goldin, mostra, Basilica, Linea d'ombra, Raffaello, eventiCom’è noto per qualche mese Vicenza è stata una delle capitali italiane dell’arte grazie alla mostra “Da Raffaello a Picasso”, organizzata da Marco Goldin per la riapertura della Basilica Palladiana, per molti giorni la rassegna più visitata in assoluto in Italia (persino più di Picasso a Milano e Vermeer a Roma). Hotel, ristoranti, persino i negozi con i saldi, hanno fatto affari d’oro grazie all’afflusso di oltre 2500 visitatori al giorno, 273.334 in totale.

LA RASSEGNA DI VICENZA, IL TRIONFO E LE CRITICHE

Vicenza, Goldin, mostra, Basilica, Linea d'ombra, Raffaello, eventiEppure – nonostante il grande favore dei visitatori – delle pesanti riserve hanno circondato la rassegna dall’inizio alla fine, qualcosa di più del fisiologico dissidio fra la critica e il grande pubblico che siamo abituati a registrare in molte occasioni. Al curatore trevigiano si sono imputate, anche da parte di intellettuali che stimo molto, sostanzialmente due cose: aver scelto un tema totalmente estraneo alla cultura cittadina, e averlo sviluppato senza particolari criteri scientifici. “C’erano i quadri ma non c’era la mostra”, ha commentato qualche critico.

Indubbiamente i quadri c’erano, una novantina di capolavori di quasi tutti i grandi maestri della pittura mondiale, da Raffaello a Picasso, appunto, ma anche dal Beato Angelico a Bacon, dal Caravaggio a Freud… Una cosa che non s’è mai vista in Italia (e non solo, direi) e che coloro che se la sono persa possono ritrovare (con alcuni limitati cambiamenti nelle opere e il nuovo titolo “Da Botticelli a Matisse”) a partire dal 2 febbraio alla Gran Guardia di Verona.

I CRITICI HANNO RAGIONE, MA SBAGLIANO

Ma che dire della mostra? Che i critici di Godin, se mi consentite il gioco di parole, hanno ragione ma sbagliano. Innanzitutto, chi l’ha detto che si debbano organizzare solo iniziative in qualche modo legate al territorio? Senza contare che in contemporanea alla mostra in Basilica sono stati aperti a Vicenza nuovi spazi al Museo di Palazzo Chiericati, con un’interessantissima mostra di ritratti vicentini (e due sale dedicate a Neri Pozza), che a Palazzo Da Porto è stato inaugurato il nuovo museo dedicato a Palladio, Vicenza, Goldin, mostra, Basilica, Linea d'ombra, Raffaello, eventie che grazie alla rassegna di Goldin tutti gli spazi artistici cittadini hanno registrato un fortissimo incremento di visitatori… Vicenza è fra le poche città italiane a investire con decisione sulla cultura (anche il teatro), e la cosa andrebbe salutata con gioia, altro che criticare!

Per quanto riguarda la seconda critica: vero, la mostra in sé era molto opinabile, rispondendo più che a criteri scientifici al gusto del curatore, anche se il tentativo di stabilire connessioni precise fra i quadri e i diversi autori è stato sempre presente nelle scelte e negli accostamenti. Diciamo che ne è risultato, più che una mostra, un vero e proprio minimo ma preziosissimo museo. Ma perché i vicentini (ma anche i visitatori venuti da tutte le parti d’Italia) non dovrebbero avere il diritto di guardarsi con calma e spesa limitata un Van Gogh senza andare ad Amsterdam o un Picasso senza andare a Boston? Non sarà il caso di accettare una volta per tutte il fatto che si può anche portare l’arte a chi la vuole gustare, invece che solo il contrario?

UN’ESPOSIZIONE GUIDATA DALLE EMOZIONI: SBAGLIATO?

E c’è un’ultima considerazione: a guidare l’impianto della mostra, più che la ricerca filologica, è stata una calibrata costruzione emotiva, in cui Goldin ha dimostrato, una volta di più, di intercettare il gusto del pubblico. Possiamo ammettere che questo è un criterio valido come gli altri per promuovere una mostra? E che un grande e ricco paese, come l’Italia, deve potersi permettere mostre-evento, come questa, e mostre di maggior impatto filologico e scientifico, ma magari metà dei visitatori? E senza che nessuno si debba scandalizzare per l’uno o l’altro esito?

IL “CASO GOLDIN” E LA POLEMICA SULLE MOSTRE-EVENTOultima modifica: 2013-01-23T13:26:00+01:00da sergiofrigo
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