HANS KÜNG, IL TEOLOGO DISSIDENTE, E LE BASI UNIVERSALI DEL COMPORTAMENTO MORALE

Kung.jpegDamasio.jpeg C’è qualcosa di nuovo nell’aria, se ben 1200 persone hanno affollato ieri sera il Teatro Nuovo Giovanni da Udine per un dialogo sull’etica, fra il “cattolico teologo” Hans Küng (come ha ribadito lui tra gli applausi in risposta ai distinguo del vescovo di Udine mons. Mazzocato) e il neuroscienziato Antonio Damasio. Nel dibattito, organizzato in fortunata coincidenza con la settimana della memoria in occasione del conferimento all'”ex collega” di Benedetto XVI del Premio Nonino per il suo libro “Onestà – Perchè l’onestà ha bisogno di un’etica”, si dovevano individuare gli elementi universali delle regole morali: un invito a nozze per Küng, convinto da tempo che alla globalizzazione tecnologica ed economica debba corrispondere una “globalizzazione etica”, e che in tutte le religioni (non solo nel cristianesimo) si ci sia la chiave per la salvezza. Il teologo ha individuato alla base di un’etica condivisa due principi («La reciprocità, formulata già da Confucio 5 secoli prima di Cristo, secondo cui non va fatto agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso, e la tutela dell’umanità delle persone») e 4 comandamenti («non uccidere, non rubare, proteggere la verità e proteggere la sessualità») che sono comuni a tutte le fedi.

I COMPORTAMENTI CHE CI ACCOMUNANO AGLI ANIMALI

Damasio è andato anche oltre, perchè studiando cosa accade nel cervello in occasione di determinati comportamenti (ad esempio l’attaccamento emotivo che deriva dai rapporti sessuali) ha individuato anche degli atteggiamenti “pre-etici” negli animali, come la protezione della prole. «Alla base delle emozioni c’è la biologia – ha sostenuto – ma solo conoscenza, riflessione e linguaggio consentono all’uomo di accedere ai comportamenti etici: un lungo processo di apprendimento, dovuto alla complessità e ampiezza del nostro cervello”.

IL TEOLOGO: “DICO SI ALL’EUTANASIA PROPRIO PERCHE’ SONO CREDENTE”

In finale si è parlato del dolore e del fine-vita, e Küng ha ribadito la sua sostanziale accettazione dell’eutanasia, «proprio perchè credo in Dio e nella vita dopo la morte, e penso che all’uomo debba essere concessa una fine degna di lui, con il tempo di prendere congedo e di pregare prima del commiato».

Ecco la video-intervista col teologo sulla crisi del capitalismo e sui temi contenuti nel suo libro “Onestà. Perché l’economia ha bisogno di un’etica” (Ed. Rizzoli).

 

HANS KÜNG, IL TEOLOGO DISSIDENTE, E LE BASI UNIVERSALI DEL COMPORTAMENTO MORALEultima modifica: 2012-01-28T20:45:00+01:00da sergiofrigo
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