L’ANIMA SARDA E LA SVENDITA DEL TERRITORIO E DELL’IDENTITA’: COSTA PARADISO, AD ESEMPIO

di MICHELA MURGIA*

IMG_0093.JPGAvere milleottocento chilometri di coste incantevoli, tutte diverse, può essere una fortuna molto meno invidiabile di quanto non sembri a prima vista alle migliaia di turisti incantati che vengono ogni anno in vacanza in Sardegna. Lungo i secoli i sardi sono diventati piuttosto consapevoli del fatto che il mare possa portare cose peggiori di turisti in Bermuda e pesce fresco (…)

L’agriturismo è il luogo dove la tradizionale ospitalità sarda si sublima in un affare economico senza intermediari, offrendo al turista un assaggio bucolico di quella che le agenzie chiamano volentieri “la Sardegna più autentica” (…)

Le accezioni dell’aggettivo “tipico” vengono molto spesso modificate secondo le aspettative che hanno gli ospiti sulla presunta sardità, arrivando così a confezionare gustose rappresentazioni ad uso e consumo dei visitatori estasiati, che tornano a casa propria convinti di essere penetrati, loro soli, nel cuore inaccessibile dell’isola (…)


Però è difficile credere che l’indipendenza sarda possa passare per la dipendenza da questa immagine dell’isola, tanto falsa quanto facilmente commerciabile.  L’agriturismo praticato in questa maniera è l’evoluzione economicamente abbordabile del soggiorno costasmeraldino, con le sue villette finto tipico, le sue stradine in pietra finto rustica e i suoi giardini in finta macchia mediterranea (…) Un’evoluzione redditizia e in via di espansione, che trova sempre più estimatori fra i sardi stessi, non sempre consapevoli di cosa sia necessario sacrificare in cambio di questa identità prestata.

*da “Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede” (Ed. Einaudi)

UN PEZZO DI TERRITORIO “STRANIERO”

A proposito di queste questioni, ieri abbiamo visitato un luogo emblematico: si chiama Costa Paradiso IMG_0090.JPGed è una lottizzazione in una delle località costiere più belle e selvagge della Provincia di Olbia-Tempio; peccato che per entrarci ci sia una sbarra, controllata da un nucleo di agenti di vigilanza privati, cosicché invece di andare in una spiaggia sarda sembra di andare… in un mini-stato straniero. La “Comunità Costa Paradiso” (così si sono ribattezzati) è composta da circa 2mila unità abitative, secondo la tipologia prevalente della villetta o della casa a schiera, e appare completamente autosufficiente, con negozi, mini-market, servizi e… un numero abnorme di studi tecnici, ancora in servizio permanente IMG_0087.JPGvisto la continua espansione della colata di cemento che si è abbattuta sulle rocce rosse, fino a pochi metri dal mare.

L’impressione, nonostante la cura dell’arredo, è da “Costa Smeralda dei poveri”, e le domande che sorgono spontanee sono: “Ma i sardi si rendono conto che stanno svendendo pezzi della loro terra, e insieme della loro storia e della loro identità? E il loro orgoglio leggendario? E le ribadite rivendicazioni indipendentiste? E la bandiera regionale esibita in ogni ufficio, ogni chiosco, ogni stabilimento balneare?”IMG_0100.JPG

BERLUSCONISMO DA SPIAGGIA

Come ciliegina finale in riva al mare cogliamo un interessante scampolo di conversazione fra due settantenni, lui un po’ bauscia, lei molto signorona, ancora prestante e con qualche pretesa. L’argomento sono le ragazze di Berlusconi, e i due danno sfogo all’intero repertorio sciorinato in questi mesi dai giornali del premier: Ruby avrà pure 18 anni ma è proprio una puttana (e la Boccassini… pure), le ragazze sono sedute sul proprio capitale, l’uomo è uomo e se ha la possibilità allunga le mani, basta coi falsi moralisti eccetera eccetera. Berlusconi dovrebbe mandarli tutti a remengo, e godersi i suoi soldi (su questo concordiamo, più o meno) “tanto non ha mica bisogno della politica…” Tremonti però, ad esempio, non gode mica della stessa comprensione, e l’anziano anzi si mostra deluso per la faccenda della casa romana utilizzata gratuitamente dal ministro…

IMG_0088.JPGMa è il finale che dice molto di quella fauna umana e un po’ di tutto il nostro Paese che sta facendo così fatica a superare il Berlusconismo.

Lui a lei: “Beh, me ne vado. Hai visto la mia Vespa, ti piace?”

Lei a lui: “Ci, certo, ma dove la tieni?”

“Ho un portico di fianco a casa, ma è un po’ all’aperto. Sto aspettando che facciano un condono, così chiudo tutto con quattro pareti, faccio una bella sanatoria e ho un pezzo di casa in più”.

No comment!

 

L’ANIMA SARDA E LA SVENDITA DEL TERRITORIO E DELL’IDENTITA’: COSTA PARADISO, AD ESEMPIOultima modifica: 2011-07-15T11:52:34+02:00da sergiofrigo
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