DICHIARAZIONE QUASI D’AMORE…

fioritricolore.jpegÈ vero, cara, non ho mai provato per te una grande passione. Forse non è il giorno migliore per dirtelo, ma qualche volta ti ho tradita, e in qualche occasione ho anche accarezzato l’idea di lasciarti. Ma avevo le mie buone ragioni: tu sei così sciatta, e alle volte mi fai così arrabbiare…

Certo, ti vorrei diversa: più generosa, più seria, più affidabile: e invece sei pigra, viziosa, incostante, sempre pronta a civettare con chiunque ti faccia l’occhiolino e si mostri compiacente con i tuoi difetti.

Non posso negare di provare per te più affetto che stima; quell’affetto che c’è – quando va bene – nelle vecchie coppie che ne hanno passate tante insieme, e ne conservano cicatrici profonde.

Qualcosa però mi è scattato dentro, quando ti ho visto cedere alle lusinghe di quel vecchio play-boy col sorriso falso e il portafoglio gonfio di vacue promesse, che non manterrà. Qualcosa di simile, se ben ricordo, alla gelosia… Gelosia che è diventata invece una rabbia sorda quando l’altro suo amico ha cominciato a maltrattarti, a insultarti, a dire che non esisti, che sei falsa e ingiusta. Secondo me quello ti farebbe a pezzi, se solo potesse…

Ecco, a quel punto ho capito che non volevo perderti. Mi è stato chiaro, improvvisamente, che è ancora importante per me questo nostro rapporto, consumato dal tempo e dagli screzi ma pur sempre vitale. E ho deciso di provare a riconquistarti. cuore italia.jpg Ecco perché, in questo tuo 150esimo compleanno, mi presento a te col cuore in mano e un mazzo di fiori tricolori, per dirti solo tre parole: “Auguri, Italia! Riproviamoci”.

Il tuo cittadino

UNA LETTERA PER DIRE CHE NON SIAMO PIU’ DIVISI…

Ho scritto questa “lettera” perché volevo registrare un sentimento che mi sembra farsi largo in queste settimane anche in ambienti politici e culturali sempre sospettosi rispetto all’idea nazionale.

Ma non mi riferisco solo alla sinistra. Nei giorni scorsi un sondaggio di Demos pubblicato dal Gazzettino ha scoperto che l’82.7% dei veneti si sentono orgogliosi di essere italiani. Certo, chi vota a sinistra è un po’ meno orgoglioso (i simpatizzanti del Pd solo il 78.5%, Idv e Sel attorno al 70) ma non perché non si sentano italiani, ma perché non apprezzano l’Italia di oggi. Neppure io, se è per questo, ne sono orgoglioso: ma non per questo dimentico che è il mio Paese, nè smetto di amarlo. Però addirittura i leghisti, nell’86,2% dei casi, si sentono piuttosto fieri della loro appartenenza nazionale. E infatti i tricolori spuntano qua e là anche nelle roccaforti del Carroccio, le coccarde ammiccano da molti baveri, e le manifestazioni dell’orgoglio patriottico coinvolgono ed emozionano la gente.

E avverto con certezza che il Va pensiero, cantato assieme all’Inno di Mameli, non è più “cosa loro”, ma una musica che emoziona e che unisce. Temo che Bossi, per distingersi, ora dovrà scegliersi un altro inno.

…E CHE GLI ISOLATI SONO I NEMICI DELL’UNITA’ DEL PAESE

Insomma, per la prima volta da molto tempo ho l’impressione che gli isolati siano gli altri, i nemici dell’unità nazionale, e non noi, che in maniera incerta e contorta – più per paura di perderla che per vera convinzione, ma ora con sempre maggior decisione – abbiamo imparato ad apprezzarla.

Ora però dobbiamo anche imparare a difenderla. Come? Diventando finalmente cittadini responsabili, cominciando a chiederci, anche dalle nostre parti, non tanto cosa il Paese può fare per noi, ma cosa noi possiamo fare per il Paese.

ANTONIO SCURATI: RITORNARE A SOGNARE

Chiudo con un’autocitazione di qualche settimana fa su questi temi benigni-e-caterpillar-perche-ora-la-sinistra-si-scopre-patri.html e col bellissimo intervento di Antonio Scurati, ieri sera a “Parla con me”: un po’ retorico, ma emozionante. Capace forse di parlare anche a quella fascia di popolazione che (sempre stando al sondaggio di Demos) purtroppo è la meno coinvolta nell’amore per il nostro paese: i giovani. A loro dobbiamo cercare di riproporre un sogno condiviso.

 

 

DICHIARAZIONE QUASI D’AMORE…ultima modifica: 2011-03-17T16:18:00+01:00da sergiofrigo
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