PANICO WIKILEAKS: PERCHÉ FA PAURA E A COSA SERVE

 

Il mondo diplomatico internazionale (e non solo) trema per le prossime rivelazioni di Wikileaks, tanto che l’ambasciatore americano a Baghdad, James Jeffrey, ha definito l’organizzazione un ostacolo “assolutamente terribile per la mia attività”.

Certo non sono da sottovalutare i danni che deriveranno dalla vicenda, che potrebbero andare dal possibile raffreddamento di rapporti diplomatici e personali fra i leader mondiali (e quando i grandi litigano a soffrire sono i piccoli), alla cancellazione di contratti commerciali, alla messa in mora di accordi di pace.

Viene da chiedersi perché la rivelazione dei dispacci diplomatici segreti avrebbe effetti così devastanti, e in secondo luogo quale sia il giudizio (etico o politico) da dare su un’organizzazione come Wikileaks, che apparentemente non crea altro che danni al sistema di relazioni fra gli stati, alimentando tensioni pericolose e mettendo a rischio la vita di molte persone.

 

 

 

 

VERITÀ CHE NON SI DOVEVANO DIRE

Alla prima domanda la risposta è piuttosto semplice: il lavoro dell’organizzazione rappresenta – su larga scala – quello che le gaffes costituiscono nei rapporti fra le persone, portando alla luce verità inconfessabili, che nessuno vorrebbe sentire, e soprattutto nessuno vorrebbe aver detto. Ma pur sempre verità, purtroppo, che tutti sanno essere tali proprio perché espresse in confidenza, cioè senza nessun filtro di opportunità, perché comunicate nella certezza che mai sarebbero state rese pubbliche (Considerate inoltre che, in vista della pubblicazione, ci sono decine di giornalisti nel mondo impegnati nel lavoro di selezione e di verifica dei contenuti dei documenti).

POTERI E CONTROPOTERI NELLA SOCIETÀ COMPLESSA

Alla seconda domanda è più difficile rispondere. Più che dare un giudizio etico e/o politico qui si tratta di prendere atto che anche Wikileaks è un’espressione tipica della modernità e una delle articolazioni, di livello globale, della complessità con cui si struttura la società contemporanea. Se ci pensate, ogni società moderna si regola attraverso una serie infinita di pesi e contrappesi, che tendono a rendere difficile a una sola parte di essa il prevalere definitivamente sulle altre. Questo è il risultato della storia lunga e complessa dell’umanità e delle forme di convivenza che essa si è via via data nel tempo. Ad esempio la collettività si è trovata di fronte, a un certo punto della sua evoluzione, all’esigenza di contemperare l’”esuberanza” di alcuni suoi singoli componenti, che rischiavano di mettere a rischio l’esistenza dei loro simili e la sopravvivenza stessa della società nel suo complesso: e così ha messo a punto un primo rudimentale sistema giudiziario, affidato alla gestione dei magistrati e supportato dall’esercizio della forza pubblica; successivamente, per contenere il potere della casta dei magistrati ha introdotto nuove leggi e contrapposto ad essi una nuova funzione, gli avvocati, col compito di tutelare i singoli individui dallo strapotere dello Stato e dei suoi apparati. E così via.

Ora l’intero sistema, in una moderna democrazia, è costruito su una rigorosa divisione dei poteri, che fisiologicamente sono portati a confrontarsi anche duramente fra di loro. Questo è il motivo per cui nonostante il suo quasi monopolio mediatico, l’enorme ricchezza e la grande determinazione, Berlusconi non è riuscito a portare a termine il suo disegno egemonico sulla società italiana.

UN CONTRAPPESO AL MODERNO POTERE GLOBALE?

Anche la stampa ha il suo ruolo, in questo quadro, anche se nella sua forma tradizionale ha sempre meno forza e capacità di penetrazione. In qualche modo Wikileaks ne è però un’estensione e un aggiornamento, generato dall’inedita pervasività (ma anche dalla frammentazione) del potere globale, dallo sviluppo delle tecnologie informatiche e dal dispiegarsi sempre più generalizzato della politica in un quadro internazionale e globale. Forse potremmo definirla – al di là della qualità e delle motivazioni degli stessi individui che l’hanno costituita e che la portano avanti – un nuovo contropotere che, come tutto ciò che proviene e si espande nel Web, si affaccia con determinazione sulla scena contemporanea. Vedremo solo in futuro con quali effetti.

 

 

PANICO WIKILEAKS: PERCHÉ FA PAURA E A COSA SERVEultima modifica: 2010-11-27T03:44:00+01:00da sergiofrigo
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