INDIPENDENZA DEL VENETO, UN REFERENDUM FASULLO

VenetistiDispiace (detto senza ironia) per gli indipendentisti che oggi esultano perchè il Consiglio Regionale del Veneto ha dato il via al referendum sull’indipendenza della Regione. Si tratta di un bluff politico, di una bolla di sapone destinata a scoppiare in tempi rapidissimi, di una mano di poker giocata con cinismo dalla classe politica, che rischia di lasciare dietro dei pesanti danni politici e anche una scia di frustrazione e risentimento.

Vediamo perchè: la Lega non ci crede davvero, consapevole dei problemi giuridico-amministrativi che questo percorso comporta (su questo tornerò dopo), però le faceva comodo poter dire di averci provato, meglio se in beata solitudine. Gli alleati del centro-destra però non potevano lasciare al Carroccio l’esclusiva dell’iniziativa referendaria, e quindi prima hanno provato a convincere la Lega a far mancare alcuni voti per bocciare l’idea, e alla sua risposta negativa hanno deciso di votare a favore anch’essi.

Questo non significa però che il referendum si farà. Cosa accadrà infatti adesso? Ci sono due ipotesi: una più radicale sostiene che – data la palese incostituzionalità di un referendum che mette in discussione l’unità nazionale sancita dalla Costituzione – il Presidente della Repubblica potrebbe sciogliere immediatamente il Consiglio Regionale che l’ha votato; la seconda, più soft, dice invece che Napolitano si limiterà ad impugnare la delibera davanti alla Corte Costituzionale, che a sua volta la boccerà, impedendo comunque lo svolgimento del referendum.

In entrambi i casi è palese la perdita di tempo e le ricadute negative che questo voto comporta.

INDIPENDENZA DEL VENETO, UN REFERENDUM FASULLOultima modifica: 2014-06-13T02:56:15+02:00da sergiofrigo
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