CASO GAMBARO: GRILLO CONFERMA I PEGGIORI CLICHÈ SU DI LUI

Grillo, Gambaro, M5s, grillini, democrazia, media, critica, dissensoTrovo stupefacente la puntualità con cui Beppe Grillo sceglie sistematicamente di aderire alle peggiori rappresentazioni che circolano sul suo conto, senza mai porsi il problema di smentirle nei fatti (non a parole, ché questo lo fa regolarmente). E trovo altrettanto stupefacente che la maggior parte dei suoi seguaci – tra i quali ci sono sicuramente persone intelligenti e dotate di autonomia di pensiero – di fronte alle sue invettive e ai suoi diktat invece di dirgli “datti una calmata” si arrovellino per cercargli giustificazioni, e soprattutto per cercarle a se stessi che lo seguono indefessamente.

 

LA REPRESSIONE DEI DISSIDENTI E LA MITIZZAZIONE DELLA RETE

La vicenda di Adele Gambaro è esemplare, ma non è la sola: “Giornali e avversari dicono che sono un dittatore che non accetta le critiche e che nel Movimento non c’è democrazia? Ebbene, giusto per dar loro ragione faccio cacciare la prima che osa farmi una critica”. Poi, tanto per confermare i peggiori sospetti sull’uso strumentale della Rete, affida la sanzione al voto di questo totem indiscutibile, di cui lui solo (via Casaleggio) gestisce gli accessi: scommettiamo che il voto on line gli darà ragione ed espellerà la reproba? Si accettano scommesse sulle percentuali, ma soprattutto sul numero dei votanti, dopo la prova ridicola offerta dalle quirinarie. Ma basteranno 28mila votanti (o 20mila, come alle parlamentarie) per rappresentare democraticamente gli 8 milioni di elettori del Movimento alle elezioni politiche? Sbaglia chi sostiene che le modalità di funzionamento del M5s assomigliano a quelle – staliniste – che vigono nella Corea del Nord?

LA PRETESA DI CONTROLLARE I MEDIA

 

Un altro capitolo recente è la critica ai media che hanno il grave torto di invitare l’espulso Favia a parlare del Movimento: anche qui il “Piccolo leader” non fa che confermare la sua aspirazione a lasciar parlare di lui solo… se stesso o i suoi fedelissimi. Ora, i media possono avere tutti i difetti, ma non esiste nessuno (a rigore nemmeno la proprietà) che possa legittimamente e “democraticamente” imporre loro chi invitare e a dire cosa. Naturale però che ogni dittatorello abbia cercato prima o poi, nella sua carriera, di farlo; e peccato che anche Grillo non sembri immune dalla tentazione.

CASO GAMBARO: GRILLO CONFERMA I PEGGIORI CLICHÈ SU DI LUIultima modifica: 2013-06-18T11:40:21+02:00da sergiofrigo
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