LO STALLO DI BERSANI E LA FUGA IN AVANTI DI RENZI

RenziBersani.jpgAmareggia registrare, in casa Pd, il riproporsi delle stesse dinamiche che rischiarono di mandare in acido le primarie. Sinteticamente: Bersani che si arrocca, con una proposta che palesemente non ha i numeri per procedere, e Renzi che spariglia, portando avanti sui giornali le idee che farebbe meglio a spendere nel partito. A cascata tutto questo si riverbera tra gli iscritti, che si tornano a dividere tra i fautori dell’uno o dell’altro, incattiviti i primi dalla vittoria mancata, i secondi dal non aver potuto competere col loro uomo. E con un rischio incombente di scissione.

IL SINDACO CHIARISCA SE VUOLE L’ACCORDO CON BERLUSCONI

A me pare che tocchi al segretario (anche in virtù dell’incarico ottenuto e non revocato da Napolitano)inventarsi in fretta qualcosa, oppure lasciare il campo libero ad altri; ma chi, come Renzi, denuncia una perdita di tempo, dovrebbe a sua volta articolare una posizione precisa, e dire chiariramente (ciò che non fa nell’intervista di oggi sul Corriere, vedi sotto) se è favorevole o meno all’accordo con Berlusconi (a termine, su tre cose, oppure per tutta la legislatura).

Proporre elezioni subito, confidando nel proprio carisma,  mi sembra un azzardo rischioso.

Ma soprattutto Renzi dovrebbe resistere alla tentazione di chiamarsi fuori dalle dinamiche del partito, se vuole evitare di ritrovarsi ancora una volta diviso tra i fischi dei suoi e gli applausi della destra. Prima di poter concorrere alle prossime elezioni, ricordo, dovrà vincere delle altre primarie…

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LO STALLO DI BERSANI E LA FUGA IN AVANTI DI RENZIultima modifica: 2013-04-04T16:35:56+02:00da sergiofrigo
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