SOLIDARIETÀ A BERSANI, MESSO IN CROCE DAI SUOI

Bersanivince.jpegCerto Pierluigi Bersani non ha molto carisma, forse anche difetta di visione politica e di rapidità decisionale; si trascina dietro tradizioni politiche ingombranti, e poi ha una calvizie da ragioniere, e indossa cravatte da piazzista.

 

Bene. Ma se fossi in lui adesso avrei voglia di distribuire molti schiaffi.

Paolo Giaretta, nel post che allego sotto, spiega bene le ragioni dell’ennesima dèbacle di Palermo, collocandola nel solco di una politica troppo attenta alle ragioni della continuità piuttosto che a quelle del rinnovamento: come a Milano, come a Cagliari, come a Genova…

Condivido. Ma lo stesso, se fossi in Bersani, avrei voglia di distribuire molti schiaffi.

TUTTE LE CONTRADDIZIONI DEL “POPOLO DEMOCRATICO”

A chi, direte voi? Magari i primi li riserverei a me stesso e ai dirigenti (amici e nemici) che occupano inutilmente (se non per se stessi) i vertici del partito, ma una buona quota la distribuirei, democraticamente, ai miei militanti e simpatizzanti. Non a tutti, sia chiaro, non a quelli che si dannano l’anima ai banchetti, neppure a quelli che volantinano oppure raccolgono firme, o – gratuitamente – presidiano le istituzioni locali. Ma c’è una vasta platea, soprattutto fra i simpatizzanti, che fa rimpiangere il centralismo democratico del Pci d’antan, quando anche per esprimere un parere sul tempo si passava prima in sezione.

UN’ECATOMBE DI LEADER

Quanti leader ci siamo cannibalizzati in quattro, cinque anni? Dovremmo cominciare col citare Prodi (ora tanto rimpianto), per poi continuare con Veltroni, quindi con Franceschini, e adesso Bersani. Uno bofonchiava ed era troppo curiale, l’altro era quello del “ma anche”, il terzo troppo democristiano, il quarto troppo vetero-comunista, troppo tecnocrate, troppo…

Ma allora, chi vi andrebbe bene, Renzi? Ma per carità, quel fighetto di destra! D’Alema? Vade retro, è il cancro del partito! Bindi? C’era, potevate votarla!

E chi pretende un segretario più a destra, e chi lo pretende più a sinistra, e chi lo vuole in piazza con la Fiom e chi sulle barricate dei No Tav,  chi alla guida del popolo gay e chi capo scuot… Forse neppure l’allenatore della Nazionale ha tanti concorrenti quanto il povero Bersani, e tutti convinti di saper fare meglio di lui…

IL LEADER DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

Ci sono democratici che vorrebbero Grillo come segretario, altri che vorrebbero Landini, Vendola, Di Pietro, Casini… Tutti, purché non quello in carica, peraltro scelto delle primarie. E mai a nessuno che venga in mente che questi guidano altri partiti, ai quali, se davvero ne condividono la linea, potrebbero magari iscriversi lasciando il Pd.

Sarà anche incerta e contraddittoria, la linea di Bersani, ma come si fa a tenere insieme un partito in cui un terzo dei simpatizzanti pensa che Monti sia una sanguisuga destrorsa al servizio delle banche, e un terzo che sia un onesto riformista progressista da conservare al governo per i prossimi vent’anni?

IL CASO (PENOSO) DELLE PRIMARIE

Per restare alle primarie: fatte salve le specificità locali (e indubbiamente gli errori commessi dal vertice del partito) chi sono se non simpatizzanti democratici in libera uscita gli elettori che qui premiano un candidato di Sel perché quelli del Pd sono troppo di destra, e là un candidato di centro-destra perché quella ufficiale del Pd-Sel-Idv è troppo di sinistra?

Se permettete, vorrei parafrasare il Capoccione, buonanima, per dire che governare i democratici non solo è difficile come governare gli italiani, ma sicuramente è anche più inutile.

http://www.paologiaretta.it/2012/03/anche-a-palermo/

SOLIDARIETÀ A BERSANI, MESSO IN CROCE DAI SUOIultima modifica: 2012-03-07T01:13:00+01:00da sergiofrigo
Reposta per primo quest’articolo
Questa voce è stata pubblicata in politica. Contrassegna il permalink.

7 risposte a SOLIDARIETÀ A BERSANI, MESSO IN CROCE DAI SUOI

I commenti sono chiusi.