AFFITTOPOLI MILANESE: LE LEGGEREZZE DELLA SINISTRA E LA MACCHINA DEL FANGO

Pisapia.jpegSeguo con irritazione l’evolversi dell’ennesima Affittopoli scoppiata a Milano, attorno al Pio Albergo Trivulzio. Irritazione per il fatto in sé, che dimostra che nonostante i proclami di Lega e centro-destra, largamente egemoni in Lombardia, la corruzione tiene ancora banco nei sottoscala del potere (e purtroppo i dati diffusi ieri dalla Corte dei Conti ne sono la conferma: LeggiGiornale.php?TipoVisualizzazione=1&CodSigla=PG&NumPagina=11&AnnoPagina=2011&MesePagina=02&GiornoPagina=23&NumTestatina=).

Ma irritazione anche perché gli schizzi di fango finiscono anche stavolta per sporcare la sinistra, direttamente per il coinvolgimento diretto di un esponente dei Verdi, e indirettamente per una “leggerezza” dello stesso candidato a sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, vendoliano stimato da tutti ma con una fidanzata, la giornalista veneta di Repubblica Cinzia Sasso, inquilina (sia pure in fase di uscita) di una delle case con affitto di favore.

Sulla vicenda vi sottopongo due letture, il Buongiorno di Massimo Gramellini, sulla Stampa, che mi trova totalmente d’accordo, e (tenetevi forte) un editoriale di Maurizio Belpietro su Libero, che preso di per sé direbbe anche cose ragionevoli, se non si dovesse contestualizzare (come direbbe mons. Fisichella).

Ma ecco gli articoli.

http://www.raffaelecozzolino.it/2011/02/23/la-casta-e-di-casa-m-gramellini/

L_editoriale.html

 

I PICCOLI PRIVILEGI CHE COSTANO CARI ALLA SINISTRA

Su Gramellini aggiungo solo che i comportamenti che descrive (ci siamo incappati tutti, qualche volta) sono quelli che separano noi benpensanti mediamente colti e progressisti dal popolo, che non può avvalersi di certe scorciatoie e quindi protesta e ci maledisce, votandoci contro ogni volta che può.

Veniamo invece a Belpietro, il cui commento per certi versi condivisibile è affiancato però (schizofrenia colpevole) da una ricostruzione dei fatti totalmente faziosa nel resto del giornale. Certo, sappiamo che non solo Cesare, ma anche sua moglie deve essere e apparire immacolata; e aggiungiamo che una giornalista, tanto più di sinistra, non va a chiedere una casa in affitto al sindaco, chiunque egli sia. Dopodichè, per rispondere anche agli interrogativi che si poneva un amico e collega valoroso come Franco Bomprezzi, invitato a entrare nella lista, ai milanesi viene richiesto eventualmente di votare Pisapia, non sua moglie.

LO STRABISMO DELLA DESTRA E I SUOI ELETTORI DI BOCCA BUONA

Andrebbe anche bene, però, se accanto a Pisapia non ci fossero decine di esponenti del centro-destra beneficiari diretti degli affitti e delle vendite di comodo. E invece Libero e la sua parte politica prendono di mira esclusivamente l’unico esponente di sinistra, solo sfiorato di striscio dalla vicenda. E in questo modo riescono a fare di un caso minuscolo l’emblema della corruzione pubblica e dell’incoerenza della sinistra, coprendo così le altre e ben più gravi situazioni, o quantomeno facendo passare la losca morale che “sono tutti uguali”.

E invece no, non sono tutti uguali: perché laddove dei politici di sinistra sono stati beccati con le mani nella marmellata (o magari solo sospettati di averci provato) – da Bologna alle Regioni Lazio e Abruzzo – non hanno potuto nemmeno aspettare l’esito del lavoro della magistratura, perché è stato lo stesso popolo di sinistra a costringerli a lasciare (anche se magari poi si rivelavano innocenti, vedi Del Turco): possiamo dire allora, senza paura di apparire politicamente razzisti, che il popolo di destra in questo campo è più di bocca buona? E che di conseguenza è meno esigente la sua concezione di democrazia? Non a caso hanno votato Berlusconi…


AFFITTOPOLI MILANESE: LE LEGGEREZZE DELLA SINISTRA E LA MACCHINA DEL FANGOultima modifica: 2011-02-24T03:55:00+01:00da sergiofrigo
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