ZAIA DA… BAR SPORT, IL POPULISMO DELLA LEGA E LA DECADENZA DELLA NOSTRA CLASSE POLITICA

Zaia.jpgRipensando all’uscita estemporanea di Luca Zaia dopo il furto subito alla vigilia di Natale, con la terribile similitudine fra ladri e assassini, mi è tornato alla mente di aver stigmatizzato nel mio libro “Caro Zaia vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco” l’incapacità o la non volontà dei dirigenti anche più presentabili del Carroccio di prendere le distanze dalla posizioni più rozze della propria base e di alcuni settori più estremisti del loro movimento. Temo che ci sia questa posizione corriva anche dietro questa esternazione da Bar Sport di Luca Zaia.

Come scrivevo ancora nel libro (e poi chiudo l’autocitazione) la Lega tende a proporsi come il “popolo” che si autorappresenta, senza laRosy.jpg mediazione di un ceto politico professionalizzato e soprattutto culturalmente formato. Quali effetti questo produca sugli equilibri del sistema politico lo si è visto plasticamente nei giorni scorsi in Parlamento, con la sciagurata gestione della votazione sulla Legge Gelmini di Rosy Mauro.

Mi è venuto in mente, a questo proposito, l’interessantissimo articolo di Mario Pirani (Repubblica di lunedì) sull’evoluzione della classe politica italiana negli ultimi decenni. Parla di una ricerca della Fondazione Debenedetti che spiega molto bene perché in Italia siamo arrivati al punto in cui siamo.

http://www.repubblica.it/politica/2010/12/27/news/il_parlamento_italiano_dominato_dai_manager-10608027/

ZAIA DA… BAR SPORT, IL POPULISMO DELLA LEGA E LA DECADENZA DELLA NOSTRA CLASSE POLITICAultima modifica: 2010-12-29T01:57:19+01:00da sergiofrigo
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