VAL DI SUSA, DIETRO LO SCONTRO OPPOSTE CONCEZIONI DELLO STATO

val di Susa, No Tav, scontri, Sofri, Galli, stato, comunità, localeA descrivere bene la natura dello scontro in Val di Susa è l’amara battuta di Jean Renoir  “Il tragico della vita è che tutti hanno le loro ragioni”. A questo proposito vi propongo due articoli dai contenuti opposti usciti nei giorni scorsi su Repubblica: il secondo, di Adriano Sofri, affronta anche una questione emersa con forza in questi giorni: come difendere le proprie ragioni in una situazione di grande squilibri di forze? Sofri però, e tutti gli oppositori, sottovalutano una questione che i politici devono invece avere sempre ben presente: a costituire il patrimonio di una nazione, in senso lato, accanto alle sue ricchezza, ai suoi beni artistici e paesaggistici, alle sue tradizioni, alla pienezza della vita democratica e al rispetto delle minoranze, c’è anche l’affidabilità delle sue azioni, la capacità di far rispettare le decisioni assunte e di onorare i patti internazionali.

Questo era in gioco anche in altre occasioni particolarmente pesanti affrontate nel passato, come nel caso del Dal Molin, o degli sciagurati bombardamenti sulla Bosnia. E questa è una questione che va tenuta presente anche oggi, a meno che non ci concepiamo invece che come un Paese, come un territorio isolato dal resto del mondo, in cui vigono regole imposte da comunità locali oppure da corporazioni e minoranze più o meno generose o più o meno faziose.

dovere.pdf

http://triskel182.wordpress.com/2012/02/29/la-val-di-susa-e-l´asimmetria-delle-ragioni-adriano-sofri/

VAL DI SUSA, DIETRO LO SCONTRO OPPOSTE CONCEZIONI DELLO STATOultima modifica: 2012-03-01T13:06:03+01:00da sergiofrigo
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