PREMIO CAMPOSAMPIERO A OLGA SEDAKOVA: QUANDO SI INCONTRANO POESIA, RELIGIOSITA’ E RAGIONE

Magari a qualcuno farà sorridere, ma quest’anno faccio parte della giuria, presieduta da Antonia Arslan, del Premio Camposampiero di Poesia Religiosa (assieme alla storica Elda Martellozzo Forin, alla critica letteraria e docente Siobhan Nash Marshall e al poeta Alessandro Rivali).

Il riconoscimento sarà conferito domenica mattina, ma intanto è in corso nella cittadina dell’Alta Padovana la settimana di iniziative in preparazione del Premio, che quest’anno gira la boa del ventennale e che nel passato ha onorato nomi come Italo Alighiero Chiusano, Giovanni Raboni, Davide Rondon ed Enzo Bianchi. Quest’anno al riconoscimento letterario si sono aggiunte infatti alcune iniziative in chiave multidisciplinare, varate il 4 dicembre con una giornata in onore di Padre Turoldo, che fu a lungo presidente della giuria e a cui è dedicato il premio. Fra gli eventi, stasera alle 16, alla Sala Filarmonica, Gualtiero De Santi illustra “La figura di Gesù nel cinema”, con proiezione di spezzoni di film, e domani, venerdì alle 20.45, all’Auditorium dei Santuari, si parla ancora di Turoldo (“Poesia e profezia”), con intervento di Ermes Ronchi e letture di Alberto Terrani.

Domenica alle 9.30 all’Auditorium infine, dopo la premiazione del concorso riservato agli studenti delle Superiori, si consegna il riconoscimento, che la giuria ha deciso di assegnare alla poetessa Ol’ga Sedakova, traduttrice e narratrice erede della tradizione dei grandi poeti russi del Novecento.

Della Sedakova voglio proporvi la raccolta di brevi e suggestive poesie “Viaggio in Cina”

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e una interessante riflessione sul rapporto tra fede e ragione, che offre qualche risposta al personale disagio che mi è capitato di provare nel conferire con persone, spesso scienziati, che pongono il loro razionalismo agnostico come centro indiscutibile della conoscenza e del rapporto col mondo; un disagio analogo a quello che provo nei confronti degli uomini di Chiesa che pretendono di porre la loro Fede come unica unità di misura del cuore dell’uomo e del senso dell’Universo.

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