Ho l’impressione che il presunto guru di Obama che ha preso in cura il “candidato Monti” non ci stia pigliando molto: prima la versione aggressiva, che ne ha demolito l’immagine sobria e autorevole, ora quella fru fru, che ne mette in dubbio la proverbiale sobrietà, di cui ha dato un saggio (anche divertente, per carità) ieri sera dalla Bignardi, con cagnolino, twitter, “wow”, “gasato” e tutto il resto, giusto per dimostrare che è empatico e non algido…
NON SOTTOVALUTIAMO LE MOLTITUDINI GRILLINE
L’altro, nel frattempo, riempie le piazze a forza di urla, invettive e proposte tanto suggestive quanto irrealistiche: settemila a Padova, cinque-seimila a Marghera; e sarà pure vero il detto “piazza piena urne vuote”, ma siamo giusto reduci dal caso Sicilia in cui il comico prima ha riempito le piazze, e poi le urne, sorprendendo il sistema mediatico, ormai perennemente distratto dal politichese (chi si allea con chi) e dal cazzeggio. E se facesse il bis alle elezioni?
Per carità, impressiona quell’italiano su 4 (o quasi uno su tre, aggiungendoci i leghisti) che nonostante tutto è ancora pronto a sposare Berlusconi; ma questi, appunto, sono… irrecuperabili. Trovo che siano più preoccupanti per la sinistra, però, quelle migliaia di persone (spesso suoi ex militanti) che affollano le piazze grilline, in preda alla delusione, alla rabbia e alla voglia di rivalsa. Bisognerebbe riuscire a parlare a quelli, che sono incazzati col mondo, non ne vogliono più sentir parlare di sacrifici e di compatibilità europee, e non hanno neppure la speranza di vedersi restituire l’Imu, come i berlusconiani, visto che spesso la casa di proprietà nemmeno ce l’hanno. Ammesso che siano ancora disposti a stare a sentire…