Sergio Frigo

CHI “SALE” CON LA CRISI: OSCAR “MULTICOLOR” GIANNINO, AD ESEMPIO

Come sempre c’è chi scende e c’è chi sale, anche nelle crisi! In Argentina, dieci anni fa, a fare affari d’oro furono ad esempio gli strizzacervelli e i produttori di ansiolitici.  Anche in Italia ci sono persone e
categorie che tra la caduta di Berlusconi e l’ascesa di Monti, il crollo delle borse e l’impennata dello spread hanno tratto evidenti benefici. Avete presente ad esempio Oscar “prezzemolo” Giannino, ormai presente in tv a tutte le ore del giorno e della notte?

 

Certo la notorietà ha i suoi costi: ieri è stato gratificato da un lancio di pomodori da parte dei centri sociali
(che gli davano dello “sporco liberista”, proprio adesso che ha mollato Berlusconi), mentre si recava a parlare alla Statale di Milano (a meno che non ce l’avessero con le sue scarpine rosa…).  Gli esprimo solidarietà, e mi auguro di rivederlo presto in tv: ormai ho imparato a valutare l’andamento della giornata dal colore delle sue giacche,

 

come accadeva con le statuine segnatempo che andavano di moda negli anni ’70. Blu cobalto? Borse in salita e spread stabile. Verde smeraldo? Borse bene ma male lo spread. Lampone? Il contrario. Carminio? Un disastro entrambe! Non ne parliamo se indossa anche il cilindro, come al suo recente matrimonio… Quando poi cominciano a vibrargli i baffi, si salvi chi può! Efficacissimo, comunque: al suo confronto gli altri emergenti nei dibattiti televisivi, dal cupo Massimo Franco al garrulo Marcello Sorgi, sembrano dei grigi e noiosi ragionieri…

L’EXPLOIT DI MENTANA, IL FLOP DI SANTORO SENZA UN NEMICO

Nuove gerarchie, dunque, in tv: è il grande momento di Enrico Mentana, che ormai ha portato stabilmente il suo Tg7 dal 2-3% al 10% di share (la metà dei Tg maggiori), e ha trascinato l’intera rete a livelli di attenzione mai visti (De Benedetti ha detto esplicitamente, due giorni fa dalla Gruber, che vorrebbe comprarsela, forse con i miliardi sfilati a Berlusconi). Ne risente il citatissimo Minzolini, (troppo abbronzato, in questi tempi quaresimali): ormai lo guardano solo gli sfigati e i comunisti (per criticarlo e godere della caduta). Arranca anche Michele Santoro: soffre per la mancanza di una rete, e soprattutto quella di un nemico, nella fattispecie il suo antico persecutore Mauro Masi (copyright Gramellini), che mettendogli i bastoni fra le ruote ne faceva un perseguitato.

Perse le tracce anche di Vittorio Sgarbi, tra disavventure varie: l’asta con cui intendeva chiudere, domenica scorsa a Trieste, la sua Biennale diffusa, è stata un flop clamoroso: ha venduto solo 6 opere, e solo le meno costose, delle 63 proposte in vendita; e scomparsi, tra gli altri, i Bonaiuti, i Capezzone, gli Scilipoti, le Brambilla e tutta la corte dei miracoli berlusconiana. Non mi sembra vero…

E FRA I POLITICI SUPERMARIO OSCURA RENZI

Ma l’ascesa dei tecnici ha messo la sordina anche ad altri personaggi che si stavano scaldando i muscoli a bordo campo, come Matteo Renzi, che il Preside Mario Monti ha rimandato repentinamente al suo posto, a svolgere i suoi (oscuri) compiti di sindaco. Per non dire del povero Luca di Montezemolo, che non sa più cosa fare da… vecchio.

Nella nuova fase politica svetta naturalmente nonno Napolitano, gratificato (sondaggio di ieri sera a Piazza Pulita) di uno stratosferico gradimento popolare del 92%, trenta punti più del secondo in graduatoria, proprio SuperMario. Buon terzo Bersani, che piano piano – e finché riesce a tenere a bada i mal di pancia del partito – proprio grazie al convinto sostegno a Monti sta risalendo posizioni nel gradimento dei cittadini. Ma ho come l’impressione che il consenso degli ultimi due sia un po’ in bilico…

CHI “SALE” CON LA CRISI: OSCAR “MULTICOLOR” GIANNINO, AD ESEMPIOultima modifica: 2011-12-02T11:44:00+01:00da
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