Cari leghisti,
oggi è la vostra occasione: avete l’opportunità di sbarazzarvi/sbarazzarci di Berlusconi senza pagare pegno. Basta che non andiate a votare per i candidati del Pdl, e in particolar che lasciate la sciura Moratti al suo destino: e che sarà mai, Pisapia sindaco? Non accadrebbe nulla di irreparabile, convincetevene: non è vero che dopo Berlusconi c’è il diluvio; non arriverebbero mica i cosacchi in Piazza Duomo, sotto le spoglie di Bersani, Vendola o Casini (a proposito: ecco la piazza affollata per la festa pro Pisapia)!
CADREBBE IL GOVERNO, MA NON SI INTERROMPEREBBE LA LEGISLATURA
Forza, allora, fatelo! In fondo si tratta solo di elezioni amministrative, che Lui ha voluto a tutti i costi trasformare in un referendum su sé stesso. Certo, a quel punto probabilmente cadrebbe il governo, ma – sarò un ingenuo – credo che non si interromperebbe neppure la legislatura. Seguitemi nel ragionamento, che per la verità non è molto gratificante per chi come me vota a sinistra. Dunque ammettiamo che cada Milano, e che la Moratti si trascini dietro, nella caduta, il Cavaliere. Cosa accadrebbe il giorno dopo? Napolitano, che è contrarissimo alle elezioni anticipate, convoca le forze politiche e cerca di capire se ci sono i numeri per formare un nuovo governo, affidato naturalmente a un altro esponente del centro-destra: perché, è bene ricordarlo, nel nostro ordinamento non c’è ancora il premierato per investitura diretta del popolo. Chi sarebbe il candidato naturale? Tremonti in primis, perché ha ottime relazioni internazionali e gode del vostro appoggio; in subordine Alfano, Maroni o Letta.
A quel punto il presidente del consiglio incaricato andrebbe a verificare l’esistenza o meno di una maggioranza in Parlamento: e – non credo di sbagliarmi – la troverebbe in cinque minuti. Perché? Se cade Milano significa che le elezioni sono andate male per il Pdl, no? Credete dunque che per solidarietà a Berlusconi i suoi accetterebbero il karahiri elettorale che ne manderebbe a casa la metà? Oppure pensate che i “responsabili”, che hanno appena agguantato l’agognata poltrona, accetterebbero di mollarla per fare gli schizzinosi? E quando ci tornano più in Parlamento?
MORTO UN PAPA… E VOI SARESTE ANCORA DETERMINANTI
Il pallino del Governo, dunque, sarebbe ancora una volta nelle vostre mani, e avreste mille buoni motivi per non farlo cadere: il federalismo da completare, i posti di potere da conservare, una certa apprensione per una consultazione nazionale che magari premierebbe voi ma penalizzerebbe gli attuali alleati, rischiando di trascinarvi tutti all’opposizione… Vi dirò di più: rimosso l’ostacolo Berlusconi un nuovo governo correrebbe pure “il rischio” di trovare qualche ulteriore sostegno tra i finiani, i quali – pasdaran a parte – non hanno ancora deciso da che parte stare, come dimostra la dispersione elettorale del Terzo Polo. Con buona pace di Casini e Rutelli.
Dunque su, prendetevi la soddisfazione di mandare a casa “il mafioso di Arcore”, come lo chiamava Bossi quando era ancora giovane e pimpante! Quello che si arricchisce mentre voi sudate, che se la spassa con decine di ragazzine mentre dichiara di sostenere la famiglia e i valori cristiani, quello che difende gli abusivi del Sud, litiga coi giudici e si inginocchia davanti a Sarkozy. Morto un Papa se ne fa un altro: e quello nuovo potrebbe essere ancora più amico vostro del precedente…
Con viva gratitudine (spero).
S.F.