ANCHE MARIO MONTI FRA I COMUNISTI
A parte che fa ridere l’idea di un Mario Monti (anche lui fautore dell’introduzione della patrimoniale nella sua agenda) impegnato ad appendere i ricchi a testa in giù per estorcere loro la pecunia, è significativo che questa presa di posizione avvenga subito dopo la diffusione della notizia sull’enorme assegno di mantenimento che dovrà sborsare Silvio Berlusconi in favore dell’ex moglie Veronica Lario: una vicenda che più che per gli aspetti gossipari interessa perché riporta alla luce la questione degli arricchimenti stratosferici consentiti agli imprenditori più abili e spregiudicati dall’attuale modello economico, anche (e soprattutto) in questi momenti di crisi: è confermato da tutte le analisi finanziarie, infatti, che dopo una contrazione dell’economia (con relativi tagli generalizzati ai redditi medio-bassi) i detentori di grossi patrimoni riprendono ad arricchirsi con grande rapidità.
MA SONO GLI ARRICCHIMENTI SPROPOSITATI A DANNEGGIARE L’ECONOMIA
Interessante a questo proposito l’Amaca di ieri di Michele Serra,
E LA MAGISTRATURA IMPEDISCE IL RIEQUILIBRIO ECONOMICO
Ma su questi temi c’è anche un altro aspetto che fa pensare: perché la magistratura ridimensiona sistematicamente ogni intervento legislativo redistributivo o limitativo degli arricchimenti più massicci a spese del pubblico, come è appena avvenuto in Francia proprio sulla patrimoniale (con gioia dei ricchi alla Depardieu
La magistratura non dev’essere così “rossa” come pretendono Guzzanti e compari, se per tutelare la libertà d’impresa si assume sistematicamente la responsabilità di cassare le decisioni più popolari dei vari governi.