Sergio Frigo

REFERENDUM, UN DATO CHE GIA’ CI DICE DELLE COSE IMPORTANTI

Ci sono alcuni segnali importanti da cogliere in questa giornata elettorale, che confermano quanto già indicato dalle amministrative, ma lo sostanziano meglio:

1- BIBì & BIBÒ NON SONO PIU’ IN SINTONIA CON GLI ELETTORI (E NEPPURE FRA LORO)

Bibì & Bibò non sono più capaci di sintonizzarsi sugli umori della maggioranza degli italiani: mentre noi, il popolo, andavamo felicemente in massa a votare loro se ne stavano infatti confinati nelle rispettive magioni a rimuginare sul come parare il colpo e uscirne col minor danno possibile. Bossi ha già mandato un segnale: “E’ una spallata a Berlusconi”, ha commentato. Vero a metà, perché nel “suo” Nord le percentuali di voto sono state più elevate che al Sud. Quindi una parte di spallata spetta di diritto anche a lui, e gli arriva proprio dai suoi elettori, che non hanno seguito il suo esempio preferendo votare, e votare contro il suo sodale Berlusconi.

 

2 – I SOCIAL NETWOR BATTONO LA TELEVISIONE 2 A 0

Si certifica il peso via via calante che ha ormai la televisione nella creazione degli eventi e nella determinazione del consenso. Fosse stato per l’informazione televisiva, infatti, la maggioranza della gente manco avrebbe saputo che c’erano i referendum. È dovuto intervenire più volte il garante (e il presidente Napolitano) per sollecitare una copertura informativa adeguata all’importanza delle questioni sul tappeto. Una volta di più – come nella recente campagna elettorale – a trasformare un appuntamento a rischio come il referendum in un evento capace di attirare attenzione, e quindi mobilitare gli elettori, sono stati i social network, Facebook e blog in primis, col loro agile e potente passaparola elettronico, capace di scardinare la consegna del silenzio.

 

3 – TORNA IL PROTAGONISMO DELLA GENTE, CHE ORA VUOLE DECIDERE PER SE’

Tutto questo si è sposato con un inedito protagonismo popolare, determinato dalla sensazione della gente di poter davvero incidere – una volta tanto – sul proprio futuro, ma anche di poter modificare gli assetti politici in atto. In sostanza: ora che si è capito che Berlusconi sta barcollando, in molti utilizzano le occasioni che via via si presentano per dargli il loro personale scossone (per essere chiaro: i sondaggisti hanno calcolato che il suo pronunciamento per l’astensione abbia portato alle urne un 7% di elettori incerti, che si sono aggiunti allo zoccolo duro dei suoi nemici storici).

Cosa comporterà tutto questo? Quali strategie metteranno in atto Bibì e Bibò per cercare di sopravvivere? Per intanto mi pare che balbettino confusamente…

E la sinistra, cosa farà la sinistra? Ora si tratta di capitalizzare il risultato, ma soprattutto di mettersi a costruire l’altenativa, e una coalizione adeguata. C’è molto da fare.

REFERENDUM, UN DATO CHE GIA’ CI DICE DELLE COSE IMPORTANTIultima modifica: 2011-06-13T02:43:00+02:00da
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