L’ammissione delle colpe dell’Occidente nei confronti del sud del mondo, che ne è alla base, la richiesta di perdono nei confronti dei troppi caduti durante i viaggi della speranza
UNA CHIESA CHE SPOSAVA IL MODERATISMO SOCIALE DELLA MAGGIORANZA
La Chiesa in tutto questo lasso di tempo ha sempre interpretato (e fino a qualche decennio fa anche determinato) gli umori egemoni nella società italiana e in buona parte di quella occidentale, esercitando la sua influenza anche su luoghi geografici e ambienti socio-culturali che non afferivano direttamente a lei. Era una Chiesa intrinsecamente maggioritaria, animata da un sentire largamente condiviso dal popolo, che sposava la morigeratezza nel costumi con un afflato sociale connotato dalla compassione piuttosto che da una vera condivisione, dalla carità piuttosto che dalla rivendicazione. E anche quando sottolineava le esigenze di giustizia sociale (nelle parole di qualche papa e nelle testimonianze di molti missionari) i gesti concreti della sua nomenclatura erano sempre caratterizzati da prudente realismo, da una grande comprensione per i “peccati” delle sue pecorelle più grasse, e dunque da una sostanziale condivisione degli orizzonti di moderatismo sociale tipici delle maggioranze popolari dell’Occidente.
ORA I CRISTIANI SONO MINORANZA, E IL PAPA LI VUOLE PIU’ RADICALI NELL’ISPIRAZIONE EVANGELICA
UN VIAGGIO FUORI DAL “SENSO COMUNE”, UNA PROPOSTA FORTE PER L’OCCIDENTE IN CRISI
È questo il cammino che Papa Francesco (mai nome fu scelto con maggiore oculatezza) sta indicando ai cristiani, con questo viaggio, con le molte parole e soprattutto i molti gesti concreti che l’hanno preceduto, mettendo nel conto anche di perdere per strada, durante la traversata, molti dei fedeli più tiepidi e di scontentare coloro che fin qui hanno amato (sottovalutandone la portata eversiva) la sua bonomia; ma mostrando anche di aver compreso – meglio di molti studiosi e politici – che l’impoverimento dell’Occidente richiede a tutti l’adesione a nuovi stili di vita, dominati dalla sobrietà e dalla socialità piuttosto che dalla corsa all’arricchimento individuale, e dunque scommettendo anche sul fatto che una nuova proposta cristiana in questo senso possa essere più in sintonia con lo spirito del tempo e col futuro che ci si sta preparando.