E se sull’affermazione nazionale di Grillo c’è ben poco da stupirsi, stante la rabbia anti-casta che attraversa il paese, per la tenuta del centro-destra l’unica spiegazione che è circolata è che Berlusconi ha fatto una campagna elettorale da Dio, riuscendo a raccogliere di nuovo i suoi sostenitori duri e puri, che nel passato avevano accennato a “scantonare” a causa degli scandali e (poi) delle cattive prove del suo governo e delle beghe scoppiate nel partito quando lui ha fatto un passo indietro. E per la Lombardia Dario Di Vico sul Corriere non ha saputo dire altro che le categorie produttive lombarde non erano in sintonia con il candidato cittadino Ambrosoli.
UN MANIPOLO DI ELETTORI IRRIDUCIBILI AGLI SCANDALI E AL MALGOVERNO
Ammettiamolo. Ma se le cose stanno davvero così – e lo dico per coloro che oggi alzano il dito ricordando alla sinistra che l’elettore ha sempre ragione – non è come dire che gli estimatori di Berlusconi hanno la memoria corta e quelli di Maroni il portafogli al posto del cuore?
Io sono convinto che persone oneste e intelligenti ci siano a sinistra come a destra, e sono ancor più convinto dopo questo voto dell’opzione Renzi secondo cui il centrosinistra vince soltanto andando a catturare voti in libera uscita dal centro-destra. Ed è stato questo il principale obiettivo fallito da Bersani & c.
Ma credo che gli onesti e gli intelligenti di centro-destra siano soprattutto fra i sei milioni di elettori berlusconiani che hanno abbandonato il Cavaliere nel corso degli ultimi anni (andando ad alimentare il M5S), e che invece di quei 9 milioni e rotti che per interesse o ideologia l’hanno sostenuto anche questa volta (nonostante tutti i precedenti e le opzioni alternative sul tappeto) la sinistra sia meglio che faccia decisamente a meno.