“D’altronde – fa notare il ministro- più di cosi non è tecnicamente possibile ottenere in quanto è proprio di ieri il passaggio di un deputato della Commissione al gruppo misto e quindi qualsiasi candidato ministeriale non otterrebbe comunque più di 23 voti”. Il ministro si dice anche grato “alla presidente Valentina Aprea per la correttezza nei confronti di tutti, maggioranza e opposizione, nella conduzione dei lavori di oggi”.
L’OPPOSIZIONE: E’ UNA BOCCIATURA: Per Beppe Giulietti, membro della commissione e portavoce di Articolo 21 però, “il ministro Galan sbaglia a far finta di nulla, il pareggio alla Camera non era scontato ed equivale ad una bocciatura. E’ stato respinto un atto di arroganza non rispettoso della Biennale e della città ora sarà bene ritirare la candidatura e aprire una pagina nuova a partire dalla riconferma di Barattat e di un progetto già avviato ed appezzato”.
SILENZIO TOMBALE DELLA MAGGIORANZA Dello stesso tenore tutti i commenti dei rappresentanti delle opposizioni, mentre non si è registrata neppure una presa di posizione a favore del presidente designato, neppure da parte di esponenti della maggioranza.