Sul perché accade questo si imbastiscono dotte analisi, e si organizzeranno certamente dei costosi convegni, ma una full immersion vacanziera come quella che ho fatto nei giorni scorsi nell’isola illustra la situazione meglio di un mare di parole, e aiuta anche a capire… alcune delle ragioni che stanno spingendo fasce consistenti di popolazione veneta a simpatizzare per gli anacronistici richiami indipendentisti.
SI FA IL POSSIBILE PER SCONTENTARE IL TURISTA
UN LUNGO ELENCO DI ERRORI
Nei vari siti di interesse artistico o paesaggistico (dal Palazzo dei Normanni alla Valle dei Templi ) il personale fornisce informazioni imprecise, e appare più impegnato a discutere dei propri turni di servizio che a rispondere ai visitatori; poi non c’è un centro visite che sia uno, dove il turista possa visionare una cartina, vedere un video descrittivo del sito, informarsi sulle vicende che l’hanno caratterizzato o documentarsi sulle condizioni della visita; alle falde dell’Etna
LE INEFFICIENZE DEI DIPENDENTI PUBBLICI, L’IMPEGNO DEI GIOVANI
E si potrebbe continuare a lungo con le critiche. In nessun altro luogo al mondo, ad esempio, è tanto evidente la disparità qualitativa fra il servizio offerto dal pubblico e quello del privato, quando sia costretto a misurarsi col mercato e non un prolungamento monopolistico delle clientele: da una parte personale svogliato, che chiaramente occupa il posto che occupa in virtù di una parentela importante o di un’appartenenza politica, dall’altra parte operatori (spesso giovani) molto preparati, intraprendenti, animati da una cortesia che sembra mirata a smentire la nomea di trasandatezza che pesa sulla Sicilia.
LE AUTOSTRADE DELLE GALLERIE (E DELLE SPESE) INUTILI
Per non dire del sovradimensionamento delle infrastrutture, chiaramente determinato dalla volontà di alzare artificiosamente i costi di realizzazione delle opere: basti citare l’autostrada tra Siracusa e Catania, piena di gallerie inutili (e di massicce pensiline di ferro e cemento armato) che evidentemente hanno l’unico scopo di alzare il prezzo dell’opera a beneficio degli appaltatori; ovunque si alzano caselli monumentali in gran parte inutilizzati, perché il pedaggio non si paga; e ovunque le auto si intrufolano dappertutto, ignorando divieti e occupando passi carrai e corsie riservate. Non a caso, viene da pensare, qualche leghista veneto più astuto degli altri vorrebbe l’indipendenza per la Sicilia, più che per la nostra regione…
Tutto questo è un crimine, se confrontato con la ricchezza della cultura, la bellezza dei luoghi, la dolcezza del clima, la prelibatezza dei cibi, anche con l’innata cortesia dei sicilianiSe solo imparassero anche a voler bene a se stessi…
Qui a fianco l’Acropoli di Selinunte ela chiesa di San Giorgio a Modica, la Casa Professa a Palermo e la Scala dei turchi a Porto Empedocle