DIETRO LE URLA UN PRAGMATICO ATTEGGIAMENTO DI ACCETTAZIONE
Non è scontato che, a parte alcuni episodi gravi e terribili, nonostante la crisi che indurisce gli animi il tessuto sociale non sia stato lacerato in profondità dal razzismo. È da tempo che sospetto che dietro le urla belluine che si alzano dalle ridotte padane, dietro i pogrom alimentati ad arte a incendiare le periferie degradate, dietro i sospetti e i timori nei confronti degli stranieri, tengano botta in silenzio – colpevolmente ignorati dai media che enfatizzano solo le urla – un pragmatico atteggiamento di accettazione, una sobria consapevolezza degli squilibri sociali fra “noi” e “loro” (e delle rispettive responsabilità storiche) e una prudente forma di solidarietà, che si accendono nel calore della fratellanza quando le disgrazie colpiscono più duramente questi fratelli. Ne sono testimonianza i dati dell’indagine “Transatlantic Trends: Immigration 2011”, su cui pubblico un allegato sotto, ma anche le risposte positive ai sondaggi sull’idea di concedere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati che nascono qui.
IL SOSTEGNO DELLE ISTITUZIONI E LA PRESENZA DI TOSI
Ed è una consolante novità anche avere un Presidente della Repubblica e soprattutto un governo che incoraggiano e offrono dignità istituzionale a questo atteggiamento pragmatico e razionale, piuttosto che alimentare la rabbia e la paura delle piazze. Ed è importante che in piazza, a Verona, ci sia stato anche il sindaco leghista Flavio Tosi,
Immigrati-in-Ue-italiani-i-piu-disponibili-ad-accoglienza_312752426111.html