Evidentemente la miscela letale di editoriali pro-Berlusconi (ieri un altro, contro le richieste di dimissioni che arrivano da tutte le parti), di notizie nascoste (sulle intercettazioni, ma persino i recenti, blandi richiami dell’amico cardinal Bertone sulla moralità in politica), di servizi sulle toelette dei cani e le diete delle suore ha finalmente stomacato gli spettatori, che lo abbandonano in massa.
Ma alla Rai – che si libera di Santoro, che vinceva sistematicamente il confronto dell’Auditel e portava miliardi di pubblicità, che non vuole più il programma dei record di Saviano-Fazio “Vieni via con me”, che manda a bagno il programma della Dandini perché non piace al premier – a questa Rai va bene tenersi stretto un direttore superpagato e sotto accusa per i rimborsi-spese faraonici, ma che si è perso per strada un terzo degli spettatori, e che ieri alle critiche che gli sono piovute addosso da più parti si è permesso di dire che queste cose lo “annoiano”.