LE VERITÀ PIÙ VERE, PERCHÉ DOVEVANO RESTARE NASCOSTE
Detto questo, rilevo una volta di più che le intercettazioni sono politicamente e sociologicamente significative, perché a differenza delle dichiarazioni rese pubblicamente, rivelano squarci di verità più vera proprio in quanto si riteneva che sarebbero rimasti nascosti. Ad esempio, al di là delle dotte analisi dei politologi, cosa c’è di meglio della chiacchiera telefonica di uno saldamente insediato nella stanza dei bottoni, come Bisignani, per sapere come sta realmente il governo? Di quale considerazione goda Berlusconi fra i suoi, fra coloro con cui condivide scelte politiche e pubbliche affermazioni di stima? Che cosa pensino davvero della situazione italiana coloro che nei talk show, in parlamento, nei comizi, esaltano le gesta dell’esecutivo?
Abbiamo rilevato spesso lo scollamento fra reale e virtuale che caratterizza il dibattito pubblico nel nostro paese. Grazie alle intercettazioni ne abbiamo la dimostrazione tangibile.
Ecco cosa ne scriveva, nel suo editoriale di ieri, il direttore della Stampa Mario Calabresi.
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