«Come potrei esprimere altrimenti la mia vergogna per le infelici dichiarazioni di quello che dovrebbe essere il “mio” sindaco?” », ha commentato il musicista, avanzando una proposta provocatoria, ricordando un episodio della scorsa estate: «Potrei cedere la mia cittadinanza galliese a Lele Mora, visto che Rossi tiene tanto alla sua presenza nell’Altopiano dei Sette Comuni da averlo invitato dopo le sue recenti disavventure giudiziarie».
CRITICHE ANCHE DA DIEGO DALLA PALMA E DON ALBINO BIZZOTTO
Anche l’imprenditore e scrittore Diego Dalla Palma, che era stato premiato nella stessa occasione, ha preso vigorosamente le distanze dall’iniziativa di Rossi. E critiche durissime al sindaco arrivano anche da un altro cittadino onorario, don Albino Bizzotto, fondatore di Beati i Costruttori di Pace, il quale ha deciso però di non restituire la cittadinanza: “Si tratta di qualcosa che appartiene alla comunità, e non al sindaco pro tempore – ci ha dichiarato – Io non ce l’ho con la comunità di Gallio, anche se si è scelta un sindaco che compie scelte così discutibili: ma non credo proprio che tutti le condividano. Per questo preferisco mantenere la cittadinanza, anche come elemento di contraddizione e di testimonianza sui valori della pace. Comunque io mi sento disonorato dal gesto di quel sindaco – aggiunge il sacerdote padovano – Sarebbe un disastro un mondo in cui ognuno si ritaglia il proprio prossimo su misura”.