Ebbene, non è difficile capire quanto l’asfalto e il cemento incidano sull’accumulo e la velocizzazione dell’acqua che cade dal cielo, ma per avere dei termini di riferimento abbiamo consultato il professore di idrodinamica dell’Università di Padova Luigi D’Alpaos.
“La risposta idraulica varia ovviamente tra i diversi suoli – è stata la risposta – Per il terreno agricolo è di circa 10 litri al secondo per ettaro, per il terreno urbanizzato di 150-200. Significa che un terreno agricolo assorbe dalle 10 alle 20 volte di più del terreno asfaltato”.
Avete presente quanto terreno agricolo è stato sottratto negli ultimi decenni dall’urbanizzazione e dall’industrializzazione? Calcoli piuttosto accurati della Fondaziioen Benetton sostengono che nell’ultimo mezzo secolo dalle nostre parti si è costruito più che nei duemila anni precedenti. Nell’arco di una sola generazione solo nell’area centrale del Veneto sono stati sottratti al paesaggio agrario più di 2.300 Kmq, in pratica un’intera provincia.
“Di tutto questo dovreste ricordarvi anche quando l’attuale emergenza idraulica sarà terminata – commenta però D’Alpaos – Purtroppo invece questo, come si dice per il parto, è un “mal desmentegon”, e così presto saremo di nuovo ad esultare per la copertura dell’ennesimo fosso o l’inaugurazione di una nuova strada…”