Non l’ha ancora scritto nessuno, ma a me pare che siamo nel pieno di un rinascimento del cinema; negli ultimi mesi ho visto una serie impressionante di film molto belli, sia italiani che stranieri: ne cito qualcuno, mettendo in testa quelli che mi hanno colpito di più: Philomena, Il passato, 
Blue Jasmine, American Hustle, Il Capitale umano, Prisoners, Still Life, Disconnect, C’era una volta a New York, La vita di Adele, ma mi sono piaciuti pure La mafia uccide solo d’estate, Vado a scuola, Lunchbox, naturalmente La grande bellezza, e Zoran; e non ho visto La gabbia dorata, Nebraska, mentre siamo in attesa di 12 anni schiavo, dei Coen e di Scorsese…
MA SENZA ZALONE SAREMO IN CRISI NERA
Anche i dati sulle presenze nelle sale nel corso del 2013 sono incoraggianti: 97.4 milioni di biglietti staccati, quasi 7 milioni in più del 2012, a fronte di un calo del 5% nei maggiori paesi europei. Poi vado a vedere le classifiche delle pellicole più viste e il mio entusiasmo si raffredda un po’: in testa c’è Checco Zalone, 
che non ho visto ma che ha fatto ridere tutti coloro che ci sono andati; ma in classifica dietro di lui ci sono altri quattro film che non mi sono nemmeno sognato di andare a vedere: Iran Man 3, Cattivissimo me 2, Il principe abusivo e Fast & Furious 6; e sì che in fatto di cinema non sono affatto un elitario. E analizzando i dati scopro che l’incremento di spettatori di cui parlavo sopra si deve per intero proprio a Zalone, che ha superato gli 8 milioni di biglietti.
Insomma, per il rinascimento forse bisogna attendere…