LA “PRIMAVERA” DEL PD

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È uno di quei giorni in cui non sai come vestirti, perché la mattina fa freddo ma poi viene caldo e il pomeriggio fa caldo ma poi viene freddo.

Uno di quei giorni che se hai le maniche corte ti vengono i brividi e se hai le maniche lunghe sudi.
Ma sudi molto di più se insisti a occuparti di politica.
È uno di quei giorni che se Bersani dice “bella giornata” Renzi risponde che viene da piovere. E se invece Renzi dice che è bello la Finocchiaro gli dà dello stronzo.
Uno di quei giorni in cui rivaluti Occhetto, Rutelli e persino D’Alema.
Uno di quei giorni, insomma, in cui non sai cosa scrivere sul blog perché dovresti parlare del Pd, e non hai cuore.

E’ uno di quei giorni in cui dovresti sghignazzare di quello che succede nella Lega, ma ti trattieni perché pensi che domani potrebbe capitare ai tuoi.
In cui invidi i grillini i cui portavoce prima di parlare chiamano il capo.
In cui vorresti che a guidare il partito fosse Berlusconi, che un giorno dice  una cosa e il giorno dopo l’esatto opposto ma i suoi colonnelli continuano a dire che ha ragione e che anche loro la pensano così.

Uno di quei giorni in cui speri che a guidare il paese torni presto il Cavaliere, così potremo finalmente riprendere tutti assieme a indignarci, a stigmatizzare, a dare degli stronzi agli altri italiani che insistono a non capire le nostre buone ragioni.

Poi guardi i sondaggi e ti rendi conto che quel giorno è vicino. E vorresti avere vicino Bersani, Renzi, Finocchiaro e molti altri, ma non per far loro compagnia…
LA “PRIMAVERA” DEL PDultima modifica: 2013-04-15T23:35:00+02:00da sergiofrigo
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