A NAPOLITANO L’ARDUO COMPITO DI RENDERE MENO AMARA PER IL PD LA PILLOLA-BERLUSCONI

Napolitano3.jpgSono mesi che nessuno degli osservatori imbrocca una previsione, un titolo, un’analisi su quello che sta succedendo nella politica italiana: per dirne una, ancora pochi minuti prima delle dichiarazioni del Presidente Napolitano c’erano giornali e siti autorevoli che ne ipotizzavano le dimissioni. E ieri sera Scalfari, che è Scalfari, si diceva ottimista sullo sbocco della situazione.

Le comunicazioni di Napolitano, decisamente poco chiare nelle loro implicazioni istituzionali, ci dicono invece che neppure Re Giorgio ha la bacchetta magica per risolvere una crisi che ogni giorno si avvita un po’ di più su se stessa, e che anche mettere insieme un governo del Presidente” sarà tutt’altro che una passeggiata.

Non solo: ogni acquisizione apparentemente positiva – al momento in cui si verifica – si rovescia rapidamente nel suo opposto pochi mesi o pochi giorni dopo: a posteriori, ad esempio, chi può dire se la decisione di non andare al voto dopo la caduta di Berlusconi sia stata davvero positiva? Eppure chi si sarebbe assunta quella responsabilità nelle condizioni in cui eravamo nel novembre del 2011?

E chi si sarebbe immaginato che la vittoria dimezzata del Pd alle elezioni, nelle quali l’elettorato ha consegnato a Bersani una grande responsabilità ma senza una forza corrispondente, si sarebbe rovesciata rapidamente in un vicolo cieco politico? E quali colpe si possono attribuire al leader del Pd nella gestione dell’incarico, se non di avere correttamente interpretato il veto del suo elettorato verso un accordo con Berlusconi? Per non dire degli elettori (soprattutto di sinistra) che hanno votato Grillo e ora vedono che grazie proprio all’intransigenza del M5s Berlusconi è tornato in campo alla grande.

 

LE RESPONSABILITA’ DEI PARTITI E QUELLE DEGLI ELETTORI

Ma attenzione, se siamo a questo punto non è solo per colpa della politica: anzi, è proprio la mancanza di politica a impedirci di trovare il bandolo della matassa. Ma a svuotare la politica sono stati, oltre alle furberie dei partiti, anche le colpevoli ingenuità degli elettori, che nella loro furia iconoclasta hanno voluto imboccare le nuove scorciatoie grilline, senza chiedersi dove avrebbero portato (per non dire di quelli che hanno voluto credere ancora alle vecchie promesse berlusconiane).

A questo punto servirebbe la cosa che più manca in Italia: senso di responsabilità e considerazione degli interessi collettivi. Al Pd in particolare, che pure ha già rinunciato un anno e mezzo fa a una facile vittoria, viene chiesto ora un ulteriore sacrificio: visto che – grazie all’M5s – non sarà possibile tenere fuori dalla porta Berlusconi, bisognerà accettarne il sostegno, e pagarne le spese. Al saggio Napolitano l’arduo compito di rendere la pillola meno amara possibile.

A NAPOLITANO L’ARDUO COMPITO DI RENDERE MENO AMARA PER IL PD LA PILLOLA-BERLUSCONIultima modifica: 2013-03-30T15:32:00+01:00da sergiofrigo
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