NO A QUESTO VENETO CHE ESALTA L’INDIPENDENTISTA SPARATORE

Franceschi.jpg“Luciano Franceschi santo subito”: il web è bello perchè è vario, ma devo confessare che la mobilitazione dei venetisti in difesa dello sparatore di Borgoricco mi lascia basito. E aggiungo che questo Veneto bellicoso e revanchista  evocato dagli indipendentisti mi piace sempre meno.

Altro che l’associazione Nessuno tocchi Caino: qui siamo all’esaltazione della violenza… In questi giorni si moltiplicano i commenti favorevoli all’indipendentista su Facebook (c’è chi ne parla come di un “concittadino disperato”, da difendere, e chi aggiunge che “lo Stato è moralmente responsabile del suo gesto”), e i compagni di lotta pensano addirittura a una fiaccolata di solidarietà in suo sostegno. In ogni caso si sostiene che avrebbe obbedito a un raptus improvviso, come se fosse normale presentarsi in banca con una pistola, o andarsene in giro in macchina con tre taniche di benzina…

NESSUNA PIETA’ PER IL BANCARIO FERITO

E il povero Pier Luigi Gambarotto, Gambarotto.jpgil direttore di banca ancora in pericolo di vita per le pallottole sparategli contro da Franceschi? Chissenefrega, è un servo dello Stato italiano! Il Corriere Veneto oggi segnala che c’è chi è arrivato a dire che Franceschi “non ha fatto bene, ma sicuramente meglio di quell’altro imprenditore che si è ucciso. Sempre meglio un brutto processo che un bel funerale”.

Non ho nemmeno letto parole di solidarietà verso di lui dalle sigle venetiste “in giacca e cravatta”, come le definiscono sprezzantemente i duri e puri. E quando il sedicente Presidente del Popolo Veneto Albert Gardin ha detto “non lo lasceremo solo”, si riferiva allo sparatore, non certo alla vittima.

INDIPENDENTISTI, UNA VOCAZIONE DI MINORANZA

Fa male chi sottovaluta il fenomeno, perchè la rabbia sociale c’è, ed è sempre più sorda, e pronta ad accendersi con qualsiasi innesco: e non c’è dubbio che gesti come quello di Franceschi possono essere l’innesco, soprattutto se dietro c’è un substrato di ideologie e organizzazaioni pronte a soffiare sul fuoco.

Si dirà che Franceschi & c. sono quattro gatti, e che il grosso dell’indipendentismo è pacifico e non volento. Vero, ma va ricordato che la tentazione militare sembra affacciarsi sempre più spesso anche tra le frange estreme dei venetisti, e che comunque quasi ovunque i movimenti indipendentisti, anche violenti, non contano su solide maggioranze: procedono a testa bassa nelle loro azioni, come avanguardie leniniste, convinti che prima o poi le masse seguiranno. Costi quel che costi.

 

NO A QUESTO VENETO CHE ESALTA L’INDIPENDENTISTA SPARATOREultima modifica: 2013-02-15T16:23:11+01:00da sergiofrigo
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