MARIO RIGONI STERN: “CON IL SOLE E LE SELVE”, GLI AMICI SCRIVONO DI LUI SU FINNEGANS

Locandina Evento 26 ottobre - Treviso reale-1.jpg“Uomini, boschi e api – Con il sole e le selve” è il titolo dell’incontro con cui, oggi alle 18 al Museo di Santa Caterina a Treviso, si presenta il nuovo numero della rivista culurale Finnegans, dedicata a Mario Rigoni Stern, che avrebbe compiuto 91 anni il primo novembre (e in ricordo di Andrea Zanzotto, a un anno dalla morte). Nel corso dell’incontro a parlare del rapporto fra lo scrittore altopianese e il territorio saranno Luca Baldin, direttore della Fondazione Mazzotti, Domenico Luciani architetto paesaggista già direttore della Fondazione Benetton e il sottoscritto, in quanto… compaesano del Sergente (e autore di una testimonianza sulla rivista).

Impressionante lo schieramento di firme (una ventina) messo insieme da Finnegans, segno di quanto sia persistente il ricordo di Rigoni Stern: si va dal curatore del Meridiano Eraldo Affinati, al  traduttore francese Claude Ambroise, ai musicisti e amici Claudio Ambrosini e Bepi De Marzi, agli storici Mario Isnenghi e Gian Piero Brunetta, al sociologo Ilvo Diamanti, al direttore del Salone del libro di Torino Ernesto Ferrero, a Folco Portinari eccetera. Ecco una presentazione dell’iniziativa.

FINNEGANS n. 22 – dedicato a Mario Rigoni Stern

Il numero 22 della rivista Finnegans è dedicato rigoni stern,finnegans,paesaggio,zanzotto,territorio,natura,rivista,trevisoallo scrittore di Asiago Mario Rigoni Stern. E’ una pubblicazione che segue quelle dedicate al poeta Andrea Zanzotto e ad altri autori che hanno segnato profondamente molte stagioni letterarie del secondo Novecento: Goffredo Parise, Giacomo Noventa, un quasi sconosciuto e dimenticato Romano Pascutto, David Maria Turoldo, friulano ma con radici piantate per molto tempo in Veneto, Andrea Zanzotto, Mario Rigoni Stern.

Non è stato difficile accogliere Mario Rigoni Stern tra gli ospiti letterari di Finnegans. Al pari e forse più di altri, lo scrittore di Asiago è entrato di prepotenza tra le nostre personalità artistiche di riferimento in virtù dell’essenza del suo spirito letterario, del suo essere testimone e narratore di vicende che appartengono alla memoria storica italiana e internazionale. I suoi racconti, da Il Sergente nella neve alla Storia di Tönle, fino a Stagioni e ad Arboreto Salvatico, sono penetrati con forza e naturalezza nel nostro immaginario, aprendo fessure nascoste, infilando i grandi boulevards della storia e della memoria trasportando sulle pagine le voci, i suoni, le sofferenze, le passioni e le rivendicazioni di una moltitudine sterminata di uomini, infine trasformando la sua grazia e gentilezza letteraria ed umana in una vera e propria postura esistenziale.

Quando abbiamo lanciato la “convocazione” letteraria attorno alla sua figura di uomo e di scrittore, abbiamo avvertito immediatamente un’adesione forte e sincera tra tutti gli amici, i critici e gli studiosi della sua opera. Penso che Mario Rigoni Stern abbia sedotto, oltre che moltissimi lettori, anche molti addetti ai lavori, in virtù forse della sua vocazione letteraria libera e antiaccademica, avendo lui sempre considerato la letteratura un mezzo e non certo un fine, conquistando la sua posizione – la sua vetta – accanto ai grandi a dispetto di tutto e di tutti e grazie al suo straordinario ingegno, un grande e riconosciuto talento che lui stesso ha scalato con umiltà, tenacia e successo.

Il ventaglio di commenti critici, di ricordi e di testimonianze è davvero straordinario ed è rappresentato nella rivista secondo un criterio estremamente libero e vario, alternando ora l’uno ora l’altro contributo; spero che sul piano editoriale il risultato sia molto efficace, avendo cercato di offrire al lettore un ritratto artistico di Mario Rigoni Stern il più completo possibile.

Approfitto della circostanza per ringraziare tutti i collaboratori che hanno dato il loro sostegno al progetto, ricordandoli in ordine alfabetico:

Eraldo Affinati, Claude Ambroise, Claudio Ambrosini, Marie Hélène Angelini, Luca Baldin, Gian Piero Brunetta, Rolando Damiani, Bepi De Marzi, Ilvo Diamanti, Ernesto Ferrero, Sergio Frigo, Mario Isnenghi, Daniele Jalla, Giuliano Lenci, Paolo Lanaro, Giuseppe Mendicino, Sergio Perosa, Lorenzo Polato, Folco Portinari, Stefano Strazzabosco.

Sono in programma tre presentazioni ufficiali:

-Venerdì 26 ottobre ore 18 presso la Chiesa Museo di Santa Caterina a Treviso, in collaborazione con la Fondazione Mazzotti di Treviso

-Venerdì 9 novembre ore 17.30 presso le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, in collaborazione con Cassa di Risparmio del Veneto

-Periodo natalizio, data da stabilire, Palazzo Millepini di Asiago, in collaborazione con il Comune di Asiago e la Regione del Veneto.

 

Sono previsti, inoltre, molti incontri e presentazioni presso librerie e biblioteche del Veneto.

 

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Seconda parte

 

La seconda parte della rivista, che affianca le pagine di commenti critici su Mario Rigoni Stern, si apre con una testimonianza-racconto che riguarda il progetto denominato “Transumanza

della pace”, un’esperienza umana e professionale di solidarietà e cooperazione tra l’Italia e la Bosnia, pensata e realizzata da Roberta Biagiarelli e Gianni Rigoni Stern e che si è concretizzata nella fornitura di un gran numero di vacche trentine, con relativi corsi di addestramento e di formazione: un aiuto concreto alla popolazione di alcuni villaggi della municipalità di Srebrenica, decimata dalla guerra e dalla mancanza di risorse agro-alimentari. A seguire, alcune pagine dedicate alla 13a Biennale d’Architettura, alla Biennale Musica, per chiudere con alcune Rubriche che riguardano temi letterari, musicali ed ambientali.

 

Diego Lorenzi

direzione Finnegans

Tel. 3409741769

lorenzi@finnegans.it

www.finnegans.it

MARIO RIGONI STERN: “CON IL SOLE E LE SELVE”, GLI AMICI SCRIVONO DI LUI SU FINNEGANSultima modifica: 2012-10-26T16:29:52+02:00da sergiofrigo
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