
Al di là della simpatia o antipatia

di Grillo, della sua incontinenza verbale, delle polemiche con Bersani, la vera questione, come ho scritto anch’io in passato, è posta da Michele Serra nella sua Amaca di ieri: d’accordo sull’uso del Web, sulle energie rinnovabili, sulla valorizzazione delal democrazia dal basso, ma che idea di società ha in mente il fondatore del Movimenti Cinque Stelle, con quali istituzioni, e quali posizioni in Europa?
Avendo le Cinque Stelle speso molto fiato per dire “non siamo né di destra né di sinistra”, sbagliano quei giornali (tanti) che definiscono “rissa a sinistra” la lite tra Bersani e Grillo. A dirgli che è di sinistra, Grillo si offende tanto quanto a dargli del fascista. (Ugualmente difficile è collocare in luoghi politici noti o tradizionali il Fatto quotidiano, che ha simpatia per i No Tav ma ha lo stesso titolista di Libero, dunque sfugge decisamente a ogni etichettatura tradizionale). C’è una nuova e non piccola area di opinione che non si riconosce nell’attuale assetto politico e forse istituzionale del Paese, pensa che i partiti facciano definitivamente schifo e che al Quirinale sieda un anziano notabile della Casta da congedare al più presto. Chi non fa parte di quest’area, se vuole essere obiettivo, deve evitare di definirla di sinistra o di destra, sono parole che non la nominano. Chi fa parte di quell’area dovrebbe però aiutarci a nominarla con minore imprecisione. Farci capire quale società ha in mente, con quali regole e quali istituzioni, oltre al web, si intende, che è un po’ come il Cenacolo dei Giusti. Le battute non bastano a definire le persone, e nemmeno i movimenti. Questo Grillo non lo sa, ma chi ha rispetto per la politica, dunque anche per lui, lo sa benissimo.
Da La Repubblica del 28/08/2012.