Di «inflazione» parla anche Riccardo Barenghi, la Jena de La Stampa, mentre di diversa opinione Luca Bottura: «Il web rappresenta un’opportunità enorme, tutti possono accedere. Inoltre c’è una selezione automatica: se non sei capace cadi nell’oblio. La satira dall’alto non ha mai spostato niente. Invece la satira orizzontale su Internet ha cambiato il voto. E poi Twitter è una palestra meravigliosa, ti impone lunghezze che ti obbligano a ripensare al meccanismo comico».
Dicono la loro anche i noti autori radiofonici Antonello Dose e Marco Presta: «In che modo i nuovi media hanno cambiato il mestiere del comico? Lo favoriscono – dice Presta. Basta pensare alla comicità del linguaggio degli sms: tvtb, xke, trp, grz… o a certi linguaggi raccapriccianti dei pubblicitari». Per Dose infine «cambiano le forme di fruizione della comicità. Con YouTube o Twitter chiunque può pubblicare le vignette comiche che gli sono piaciute: il web permette che la comicità diventi un fenomeno virale e si possa allargare». (adnkronos)