IL PD E L’INFANTILISMO NARCISISTICO DI CHI PRETENDE UNA POLITICA A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA

pd,assemblea,bersani,bindi,concia,civati,mediazione,narcisismoOggi su tutti i giornali troveremo grandi titoli sugli scazzi interni al Pd, invece che sulle posizioni del partito di fronte ai gravi problemi dell’Italia. Un capolavoro, complimenti!
Ho seguito (per lavoro) gli “spogliatoi” dell’assemblea nazionale, intervistando alcuni parlamentari del Nordest (Serracchiani, Viola, Martella). Poi ho bazzicato alcuni blog e alcuni profili Facebook in cui infuria la discussione fra i militanti delusi che proclamano ai quattro venti l’insussistenza del partito, la sua miopia sui diritti civili, la sua chiusura al nuovo che avanza, la sua cieca acquiescenza ai diktat di Monti, quindi della speculazione internazionale, senza alcuna cognizione effettiva della gravità dei problemi che abbiamo di fronte, ma attenti soltanto alle proprie priorità.
Non intendo entrare nel merito degli ordini del giorno sulle primarie e sui matrimoni omosessuali, e neppure sulla decisione di Rosi Bindi, suffragata dalla maggioranza del partito, di non metterli ai voti. Vorrei trasmettere però la mia insofferenza nei confronti dell’insopportabile infantilismo narcisistico di cui stanno dando prova in tanti nel Pd (e non solo nel Pd naturalmente), dai vertici fino alla base.

L’IRRIDUCIBILITA’ DI CHI PREFERISCE LA SCONFITTA ALLA MEDIAZIONE

Si tratta del male più tipico e meno percepito della nostra epoca, che potrebbe riassumersi, in politica, nella pretesa che essa ci rappresenti totalmente fin nei dettagli, senza spazio per nessuna mediazione, considerata a priori una diminuzione della nostra irrinunciabile specificità, né alcuna disponibilità ad accettare decisioni che non condividiamo, anche se prese a maggioranza. Ogni compromesso che scalfisca la nostra irriducibilità o non tuteli i nostri valori e le nostre priorità – sia che si tratti di acquisizioni sociali che di diritti civili – è aborrito come un insopportabile tradimento: l’un contro l’altro armati, laici e cattolici, operaisti e tecnocrati, sono tutti impegnati a tracciare confini interni insuperabili, a redigere liste di proscrizione oppure ad annunciare le proprie dimissioni dal partito, e nessuno che consideri la convivenza con l’altro un arricchimento, com’era nello spirito originario del Pd, o quantomeno una ineludibile necessità per allargare il consenso. 

Mi chiedo, di questo passo, quali alleanze saranno possibili alle prossime elezioni, e su quali contenuti, se non si imparerà a prendere in considerazione rapidamente le ragioni degli altri.

Irriducibili fino alla sconfitta, un’altra volta.

Nel merito invece condivido quanto scrive il senatore Giaretta nel suo blog.

http://www.paologiaretta.it/2012/07/assemblea-del-pd-bene-bersani-insistere/

IL PD E L’INFANTILISMO NARCISISTICO DI CHI PRETENDE UNA POLITICA A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZAultima modifica: 2012-07-15T10:27:00+02:00da sergiofrigo
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